Nessuna crescita, ma, per lo meno, il calo è più contenuto.
Non è una sintesi del tutto incoraggiante quella che emerge dai dati Sirmi sull’andamento del mercato Ict in Italia nei primi tre mesi di questo 2015.
Complessivamente si parla infatti di un valore aggregato di It e Tlc attestato a 12,682 miliardi di euro, in calo del 2,2 per cento rispetto al pari periodo dello scorso anno, quando il mercato valeva 12,9 miliardi, in calo del 4,8 per cento sul 2013.
Va detto, e non è un male, che non c’è uno scollamento significativo tra l’andamento dei due macrocomparti: l’It vale 4,6 miliardi, in calo del 2,1%, mentre le Tlc si attestano appena sopra gli 8 miliardi, con un -2,2 per cento.
Tuttavia, c’è solo un settore che riesce a registrare un segno positivo: quello dei servizi di gestione.
Ancora pesante è infatti il calo dell’hardware, che si ferma a 1,58 miliardi, con un -4,5 per cento anno su anno, mentre il software passa da 997 a 986 milioni, in calo dell’1,1%. I servizi di sviluppo passano da 872 a 843 milioni, mentre, come si accennava, quelli di gestione restano sopra il miliardo di euro (1,19 per la precisione) con un modesto +1,5 per cento.
Sul fronte delle telecomunicazioni, il mobile si attesta a 4,56 miliardi, in calo dell’1,4 per cento mentre le comunicazioni fisse si fermo a 3,5 miliardi, in regresso del 3,2%.
Analizzando più nel dettaglio il comparto dei pc client, Sirmi sottolinea come le unità consegnate risultino in calo del 3,8% attestandosi a 1,819 milioni di macchine. In termini di fatturato, questo, va detto, corrisponde a un decisamente più pesante -6,1%.
Tuttavia, se pure in presenza di indicatori negativi, è proprio da questo segmento che arrivano i primi segnali di ripresa. Se i tablet proseguono nel loro trend negativo, con un -14,9% in termini di unità vendute (si parla di 708.000 pezzi), che si traduce in un -21% in termini di fatturato, desktop e notebook, in particolare quelli destinati al mercato professionale, tornano a registrare crescite significative.
Per i desktop si parla di oltre 326.000 unità, con una crescita del 4,9 per cento anno su anno, mentre per quanto riguarda i notebook si parla di 763.000 unità, in crescita del 5,1 per cento. Circa la metà del venduto si ascrive al mercato professionale, che mette a segno addirittura un +7,7%.