Se a Satya Nadella spetta la parte più visionaria del keynote introduttivo della Worldwide Partner Conference di Microsoft, a Phil Sorgen, Corporate Vice President – Worldwide Partner Group, è affidato invece il ruolo di delineare il percorso che la società ha intrapreso con i suoi partner e annunciare le ultime novità in merito ai programmi di canale.
Per Sorgen, prima di scendere nel dettaglio delle novità di prodotto, è importante delineare i quattro pilastri strategici che guidano la sua azione con e verso i partner.
“In primo luogo – ha spiegato il manager – si parte dallo sviluppo di grandi prodotti e servizi, punto di partenza indispensabile sul quale i nostri partner possono costruire un business profittevole”.
Poi ci sono i mercati e in questo caso non si tratta di mera copertura geografica: “Lanceremo campagne in tutto il mondo per aiutarvi a raggiungere nuovi clienti e per guidare la crescita del vostro business”, è la promessa.
Tutto questo non basta se non vi è la capacità e la preparazione del partner a seguire i cambiamenti che interessano il mercato, ed è evidente che l’abilitazione passa in questo caso da Microsoft Partner Network.
“Il quarto pilastro – conclude Sorgen – è rappresentato dalla capacità di relazione tra i partner e le persone di Microsoft che a livello locale sono loro dedicate”.
Fatta questa premessa, e tenendo ben saldo il principio che il cloud rappresenta un’enorme opportunità per l’azienda e i suoi partner, Sorgen annuncia le prime novità che riguardano proprio il canale.
Si parte, non a caso, proprio con il programma Cloud Solution Provider, annunciato proprio lo scorso anno in occasione della WPC di Washington.
In questo caso due sono le novità più significative.
La prima è un’apertura geografica del programma, oggi disponibile in 131 Paesi.
La seconda è un’apertura del programma stesso, in base al quale i partner CSP potranno offrire ai loro clienti l’intero portafoglio di soluzioni e servizi Microsoft. Questo significa che il bouquet comprenderà Azure, Office 365, Crm Online, Intune e la Enterprise Mobility Suite.
Una seconda novità, sempre in un’ottica di estensione, riguarda la possibilità di commercializzare le macchine Surface. “Dalle poche centinaia di rivenditori oggi autorizzati a commercializzare il prodotto saliremo alle diverse migliaia”, ha promesso il manager.
Ma non è tutto.
In arrivo ci sono gli incentivi per Azure: Microsoft intende aumentare i crediti di servizio sia per i partner Silver, sia per i Gold, con l’obiettivo di rendere sempre più interessante portare le imprese loro clienti sul cloud. A partire dal prossimo mese di agosto, inoltre, ci saranno anche incentivi in base al consumo di cloud effettuato dai clienti: alla vendita deve seguire un convinto utilizzo delle soluzioni.
Sul fronte della formazione e delle certificazioni, Microsoft introduce nuove competenze in ambito Enterprise Mobility Suite, mentre a partire dalla metà del prossimo anno fiscale ci saranno ulteriori certificazioni in ambito Windows e Devices.
Infine, gli Isv saranno oggetto di un’attenzione particolare nel prossimo anno fiscale, attraverso Isv Hub: l’obiettivo è fornire un aiuto concreto in termini di modelli di business, pricing, go to market.