Si chiama “Iban to Iban” il nuovo strumento di pagamento messo a punto dall’Università di Parma in ambito SEPA (Single Euro Payments Area), che consentirà di pagare la Pa.
“Iban to Iban”, infatti, consentirà ai cittadini di regolare le proprie pendenze verso gli Enti pubblici che aderiranno al Nodo dei Pagamenti – Spc (pagoPa) in modo del tutto sicuro, immediato e a costi significativamente inferiori a quelli dei sistemi di pagamento oggi utilizzabili.
Le operazioni (dai biglietti dell’autobus alle rette degli asili, passando per le visite mediche) potranno quindi essere direttamente effettuate attraverso lo smartphone in tempo reale e in modo sicuro, poiché non sarà necessario fornire alcuna informazione al momento del pagamento. Inoltre, i cittadini disporranno di uno scadenziario informatico che consentirà loro di gestire e organizzare il flusso dei pagamenti verso gli Enti pubblici.
Iban to Iban verrà realizzato attraverso la costituzione di uno spin-off universitario che, partecipato dall’ateneo di Parma e da partner nazionali e internazionali, si occuperà dello sviluppo e della gestione della piattaforma informatica a cui i privati forniranno le proprie coordinate Iban. Lo spin-off universitario assumerà il ruolo di Aisp (Account Information Service Provider) in qualità di gestore delle coordinate Iban. Attraverso l’app messa a disposizione dalla piattaforma digitale, il contribuente autorizzerà il pagamento verso un Ente pubblico che si realizzerà attraverso la partecipazione dello “spin-off” e di un partner dell’Ateneo che assumerà il ruolo di Pisp (Payment Initiation Service Provider), garantendo il collegamento con il sistema bancario.
La piattaforma di pagamento sarà creata su una tecnologia cloud, accessibile appunto tramite app, in ambiente sicuro e protetto con il metodo “strong customer authentication” (Psd2 – Payment Services Directive). L’assenza di ulteriori intermediari permetterà ai cittadini di risparmiare sia in termini di tempo sia di denaro.