Contro lo Shadow It Ibm schiera Cloud Security Enforcer

Ibm_Cloud_Security_EnforcerRilevare, gestire e proteggere l’utilizzo di app negli ambienti cloud pubblici e ibridi.
È quanto si ripromette di fare Ibm Cloud Security Enforcer, la nuova tecnologia di sicurezza per il cloud messa a punto da Big Blue per aiutare a rendere sicuro il crescente utilizzo, sul posto di lavoro, di applicazioni non autorizzate, noto come Shadow It.

Di fronte a un terzo dei dipendenti delle imprese Fortune 1000 che, stando a una recente ricerca Ibm, condividono dati aziendali sensibili attraverso app di terze parti, la risposta passa da una tecnologia che coniuga la possibilità di rilevarle con la gestione delle identità nel cloud, che permette di accedere e utilizzare in modo sicuro anche app che non lo sono.
Stando, infatti, a quanto rilevato dal Ponemon Institute Study all’interno dell’indagine The State of Mobile Insecurity, circa il 40% delle app mobile sviluppate non vengono adeguatamente testate in termini di sicurezza prima del loro lancio sul mercato.

Ad aggravare la situazione ci pensano, poi, dipendenti che condividono e caricano dati aziendali attraverso app cloud di terze parti utilizzando indirizzi email personali, password deboli o credenziali di accesso aziendali che possono causare la perdita di controllo e di visibilità da parte delle aziende sui dati sensibili, e l’incapacità di proteggere l’identità dei propri dipendenti.

Per ovviare a questo problema senza rinunciare all’innegabile maggiore produttività portata dal cloud, Ibm Cloud Security Enforcer esplora la rete aziendale, trova le app che i dipendenti stanno utilizzando e fornisce un modo più sicuro per accedervi.
In tal senso vanno lette la app di Box, che offre maggiore sicurezza quando si condividono file tramite dispositivi mobili e il Web, e i connettori security-rich sviluppati da Ibm per app note, come Microsoft Office 365, Google Apps, Salesforce.com e numerose altre.
In continua espansione, il catalogo di connettori per app indirizza controlli aggiuntivi sulla sicurezza e l’integrità delle app in uso da parte dei dipendenti sfruttando le analisi approfondite svolte dal network di intelligence rappresentato da Ibm X-Force.

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