L’evoluzione tecnologica richiede alle imprese l’adozione di apparati e dispositivi sempre nuovi e di configurazioni infrastrutturali sempre più complesse e ardite. C’è una costante: comunque la si calcoli, la potenza di calcolo richiesta è sempre maggiore ed è sempre più difficile da stabilizzare.
Il rischio è che i CIO, pressati da continue richieste, finiscano per ricorrere a configurazioni customizzate per ogni specifica domanda, con risultati non sempre ottimali sia per quanto riguarda i tempi di delivery, sia per quanto riguarda la stabilità e la coerenza dell’intera infrastruttura.
Tutto questo, per altro, distoglie risorse importanti, che finiscono per concentrarsi su questioni tecniche marginali, invece che lavorare su sviluppi maggiormente orientati al business.
In questo scenario, la soluzione ideale è un’architettura iperconvergente proveniente da un unico fornitore, che sfrutti al massimo le possibilità del software ed eroghi al cliente potenza scalabile, immediatamente disponibile e preconfigurata. È questo il bello dei software-designed data center.
Comperare o integrare?
Come già accennato, la creazione di nuove configurazioni personalizzate per ogni nuova espansione richiede tempi e sforzi che vengono sottratti al business. Ecco perché i responsabili IT trovano una risposta concreta ai loro bisogni nell’adozione di sistemi preconfigurati come le VxRail Appliance recentemente annunciate da VCE.
I sistemi VxRail sono appliance chiavi in mano, facilmente scalabili, che creano un’infrastruttura iperconvergente adattissima ai data center moderni, focalizzati sull’innovazione.
L’architettura unica riunisce il meglio di Emc e VMware, offrendo prestazioni e vantaggi. In VxRail sono integrate infatti le tecnologie portanti della foundation VCE: i servizi dati e il system management di EMC, oltre vCenter, vSphere e vSan di VMware. Ciò consente alle aziende di sfruttare l’esistente infrastruttura VMware per la distribuzione semplice e veloce, proteggendo gli investimenti in sistemi e competenze esistenti.
Completamente configurabili in termini di capacità computazionale e di storage, le appliance rendono possibile iniziare con poche risorse e crescere in modo incrementale in base alle esigenze. La configurazione di base offre 20 macchine virtuali, ma si può scalare alle migliaia senza soluzione di continuità e con la formula pay-as-you-grow.
I tre vantaggi
I vantaggi chiave di questa situazione sono tre: le appliance, la tecnologia e l’innovazione.
- L’architettura basata su appliance dà la certezza del risultato senza la costante necessità di valutare, riconfigurare e aggiungere componenti disparati. Le Appliance hanno un approccio modulare scalabile e coerente con VMware vSphere e il software SAN virtuale di VMware.
- La tecnologia VCE vScale riunisce la virtualizzazione di VMware e la gestione e supporto 24×7 di EMC per un funzionamento senza soluzione di continuità sotto qualsiasi condizione di carico.
- In questo modo il business può essere continuamente innovativo, perché l’hardware e il software sono sempre aggiornati e trasferiscono tutti i progressi direttamente all’attività.