Da Ajaccio in Corsica vendono app in Europa, Stati Uniti e Sud America. Perché GoodBarber è un app builder, una piattaforma online dedicata ai non sviluppatori che permette di progettare app native per iOS e Android. “Si tratta soprattutto di app con una base di contenuti – spiega Arianna Testi che si occupa del marketing –. Per questo abbiamo realizzato connettori che permettono di importare contenuti anche da piattaforme come WordPress e stiamo allargando il raggio dell’offerta con funzionalità più interattive. Per esempio abbiamo aperto alla possibilità di gestire le carte fedeltà e stiamo lavorando sul couponing”.
Partita con Francia e Gran Bretagna, GoodBarber ha poi aperto in Italia (2013), Spagna e Portogallo e altri Paesi. Oggi sono circa 16mila le app presenti sugli store ma il numero reale è più alto perché molte applicazioni sono state realizzate solo per degli eventi e hanno avuto un breve ciclo di vita.
In Italia da tre anni
In Italia il mercato è partito lentamente ma ha registrato una buona accelerazione con l’apertura di una rete vendita. Il fatto di avere reseller locali, suggerisce Testi, ha dato fiducia alla clientela italiana che ha realizzato app per i canali radiofonici per siti come Ninja marketing e per i contenuti realizzati dai blogger. “Adesso la situazione è in parte cambiata perché vengono prodotte molte applicazioni per eventi e guide turistiche a differenza degli Stati Uniti dove abbondano la app a sfondo religioso prodotte dalle chiese locali”.
Sul sito è presente un’offerta destinata ai reseller che possono anche optare per la realizzazione di app personalizzate con il proprio marchio e accedere alla loro interfaccia dalla quale è possibile supervisionare tutti i progetti e gestire i collaboratori dell’agenzia. Grazie anche alla rete vendita, GoodBarber punta a espandersi nel local business per il quale ha già sviluppato le funzionalità per gli iBeacon.
Trial gratuito per un mese
Sul sito è possibile testare per un mese le funzionalità di GoodBarber poi, per realizzare i progetti, sarà necessaria la sottoscrizione di un abbonamento. “Ci rivolgiamo soprattutto a un utenza che non possiede le conoscenze tecnologiche per realizzare un app ma vuole sfruttare un altro canale di comunicazione con i propri clienti”. Si tratta soprattutto di progetti che riguardano il mondo consumer, ma visto che la piattaforma offre funzionalità trasversali, possono essere utilizzate anche all’interno delle aziende. La parte che riguarda la community, per esempio, può essere aperta oppure soggetta a restrizioni per quanto riguarda l’accesso delle informazioni.
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