La premessa è necessaria e doverosa: la notizia è stata riportata pochi giorni fa dal Corriere della Sera e non trova al momento riscontro da parte dei portavoce ufficiali di Amazon.
La società di Seattle sarebbe in fase di valutazione, insieme ai vertici di Enel, in merito alla possibilità di acquisire almeno tre centrali elettriche Enel, tra quelle in dismissione, per farne la destinazione di altrettante server farm destinate da un lato a sostenere l’operatività del proprio business in cloud, dall’altro a metterla in grado di rispondere alle richieste di tutela dei dati, nel caso in cui anche la nuova stesura del “Safe Harbour” non dovesse andare in porto.
Le tre strutture prese in esame, probabilmente tre delle centrali in dismissione in Piemonte, anche se qualche riflessione pare sia in corso anche in merito a quella di Montalto di Castro, dovrebbero arrivare ad avere un totale di 300 megawatt di potenza ed andrebbero ad aggiungersi alle strutture di Francoforte e Irlandesi sulle quali poggiano i servizi AWS.
L’investimento previsto dovrebbe aggirarsi sulle centinaia di milioni di euro, qualche migliaio per l’acquisto delle centrali, gli altri per la realizzazione dell’infrastruttura, ma non si esclude anche un successivo accordo di partenariato con la stessa Enel che nei giorni scorsi ha completato la migrazione dei propri dati su AWS e che potrebbe essere interessata a un accordo anche nell’ambito della fornitura dell’infrastruttura di banda ultralarga con Enel Open Fiber.
La decisione dovrebbe comunque arrivare a breve, prima del ritorno in Italia di Diego Piacentini, per evitare polemiche su reali o supposti conflitti di interesse.
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