Secondo quanto riporta in queste ora Reuters, la Commissione Europea sarebbe pronta a presentare, nell’ambito di una revisione più ampia delle norme che regolano il comparto Tlc, una proposta in base alla quale le aste per le licenze possano avere una validità minima di 25 anni.
Tutto questo per aumentare la sicurezza dell’investimento da parte degli operatori.
La proposta dovrebbe essere resa pubblica nel corso del prossimo mese di settembre e potrebbe essere approvata nel corso del 2018 per poi essere convertita in legge.
Un iter lungo, come si vede, e gli ostacoli lungo il cammino non sono pochi.
Verso un mercato unico delle Tlc
In realtà la mossa da parte della UE è coerente con il piano di costituzione di un mercato unico europeo per i servizi di telecomunicazioni ed è di fatto una risposta alla richiesta che arriva da molti degli operatori attivi su mercato, che per primi richiedono un coordinamento centrale rispetto al tema delle licenze.
Chi potrebbe opporsi sono i singoli Governi nazionali, poco propensi a cedere il controllo sulle frequenze, considerate alla stregua di risorse naturali, anche in considerazione del fatto che le aste possono fruttare in genere miliardi di euro.
Per gli operatori, invece, la disparità di trattamento e di durata delle concessioni impedisce di ragionare su investimenti di vasta scala.
Nel piano della Commissione europea si parla invece di concessioni di durata venticinquennale e soprattutto dell’adozione di alcune linee guida nei processi di assegnazione.
La Commissione incoraggia inoltre la creazione di associazioni, per aste con validità in più Paesi o addirittura a livello pan-europeo, pur riconoscendo che si tratterebbe in ogni caso di iniziative su base volontaria.
Le Tlc si preparano per il 5G
Una regolamentazione unitaria interessa agli operatori in particolare per tutto quanto ha a che vedere con le prossime reti 5G, alla base dello sviluppo di nuovi servizi innovativi, dalle auto a guida autonoma ai servizi per la sanità da remoto o ancora per tutto quanto ha a che vedere con l’Internet delle Cose.
Un mercato, quello del 5G, che potrebbe rappresentare una leva di competitività in Europa, con benefici misurabili di 146,5 miliardi di euro l’anno, secondo fonti interne UE citate dalla stessa Reuters.