Alcuni contratti in pieno stile IoT mostrano appieno l’ampiezza del progetto industriale di Huawei, numero tre mondiale negli smartphone ma sempre più interlocutore per organizzazioni di grande dimensione, anche politiche.
Grandi contratti in Europa per la società, che ha infatti chiuso con la svizzera Schindler e la francese Veolia due accordi di grandi dimensioni.
L’accordo con Schindler
Schindler vuole connettere al cloud tutte le sue vetture e scale mobili – si parla di 1,5 milioni di installazioni – entro 5 anni, allo scopo di identificare e quindi prevenire i guasti. Ovviamente le scale mobili entrano a pieno titolo nell’internet delle cose.
In questo modo, come già visto in altri sistemi, la trasformazione digitale assorbe gli eventi imprevedibili e li fa diventare informazioni per la prevenzione, modificando i processi gestionali di un intero settore.
L’Iot di Huawei per Veolia
Sempre internet delle cose e smart city sono le etichette del contratto con il gruppo francese di trattamento delle acque e dei rifiuti Veolia (ex Vivendi, Compagnie Général des Eaux). L’accordo dovrebbe coprire tutte le attività di base di Veolia, ovvero acque, rifiuti, energia. Nella fase iniziale non sono stati dettagliati altri elementi, ma ragionevolmente comprenderanno contatori intelligenti e sistemi gestionali.
In entrambi i casi si tratta di contratti di grandi dimensioni, che connettono l’IoT e il cloud. Huawei è oggi protagonista del ricchissimo mercato degli smartphone, che al momento la vede al terzo posto mondiale dietro a Samsung ed Apple. Mostra però di non contentarsi dell’aspetto consumer, bensì di voler portare il proprio successo anche nell’ecosistema del cloud e nell’industria.