Un chiaro esempio di come l’IT stia cambiando l’agricoltura ce lo offrono Farmers Edge, realtà specializzata nell’agricoltura di precisione e nelle soluzioni di gestione dei dati, e The Weather Company, azienda di IBM focalizzata nel settore delle previsioni del tempo.
Le due realtà hanno unito le forze per integrare l’approccio centrato sul campo, per la modellazione predittiva dell’una con i dati delle previsioni del tempo localizzate dell’altra.
Obiettivo comune: creare una piattaforma unica in grado di trarre il massimo dai dati meteorologici in tempo reale per supportare i processi decisionali in agricoltura e favorire la crescita della produzione dei coltivatori di tutto il mondo.
Modelli predittivi meteo per agricoltura sostenibile
Nello specifico, l’uso del motore di previsione Forecasts on Demand di Weather porterà alla creazione di una rete globale di stazioni meteo distribuite sul campo per ottenere dati in tempo reale direttamente sul terreno, consentendo lo sviluppo di modelli predittivi ad alta precisione.
In questo modo, il connubio tra data science e scienza agraria permetterà di fornire i dati centrati sul campo più precisi del settore e di supportare i coltivatori nel prendere decisioni più informate su stadi critici delle colture, tempistiche delle attività agricole, influenza di malattie e infestanti, distribuzione delle apparecchiature, esigenze e requisiti nutritivi del terreno.
Prosegue, in questo modo, l’approccio tecnologico centrato sul terreno di Farmers Edge che, oltre a vantare la più vasta rete di monitoraggio meteo in tempo reale del Canada, offre con il pacchetto “chiavi in mano” denominato Farmers Edge Precision Solutions tecnologie telematiche e di trasferimento dei dati sul campo, immagini satellitari ad alta risoluzione, analisi field-centric dei dati e accesso a una piattaforma integrata di gestione dell’azienda agricola comprensiva di una rete di consulenti esperti sul campo.
Tecnologie digitali anche nell’agricoltura italiana del futuro
E che l’uso di tecnologie avanzate per migliorare le performance sul mercato piaccia anche ai coltivatori italiani, lo testimonia l’emergere di una nuova generazione di operatori attenti a riconoscere ai processi di innovazione il vantaggio di preservare unicità ed eccellenze del nostro territorio, ma anche di fungere da leva competitiva per la sostenibilità ambientale e la sicurezza dell’intera filiera.
Succede così che, tra le innovazioni in uso presso il settore dell’agroalimentare, non ci sono più solo droni per monitare i campi e sensori sul campo per interpretare l’andamento dei raccolti e attuare un’agricoltura di precisione.
Sempre di più, a farsi largo, sono le tecnologie per la customer analytics e per la gestione dei dati raccolti nell’era dell’Internet delle Cose, destinata a diventare la principale fonte di dati sull’intero Pianeta.
Bene lo sa IBM che, a tal proposito, anche per il mercato agricolo una proposta ad hoc comprensiva di strumenti di analytics, behavioral, digital e cognitive, per supportare le aziende a comprendere e fornire ciò che i clienti vogliono, anche in modalità “predictive”. Quest’ultima si realizza attraverso strumenti come IBM Predictive Customer Intelligence con la quale è possibile personalizzare l’esperienza d’uso con suggerimenti rilevanti in base ai singoli clienti, ai loro comportamenti di acquisto, alle attività web, la presenza sui social media e altro ancora.
A sua volta, il cognitive computing messo a punto da Big Blue con IBM Watson promette di digitalizzare le realtà che ci circondano rendendo fruibile il patrimonio dei big data applicando diversi livelli di complessità all’interpretazione delle informazioni per un’agricoltura sempre più data-driven.