Un “sistema operativo” per tutte le esigenze aziendali: è ciò che vuole essere Zoho One, che però non è un nuovo rivale di Windows o Linux ma appunto un sistema operativo tra virgolette.
L’idea avanzata dalla software house indiana Zoho è quella di offrire una piattaforma operativa trasversale a livello di applicazioni, che sia in grado di coprire i principali processi d’impresa e anche buona parte di quelli di produttività personale.
Zoho ha cominciato a farsi conoscere al grande pubblico partendo proprio da quest’ambito, proponendo già anni fa una suite di produttività online simile nella concezione a Google Docs.
Ma il focus principale della software house indiana è quello aziendale e Zoho One lo dimostra, raccogliendo ben 35 applicazioni in SaaS che coprono vari ambiti: vendite, marketing, supporto, produttività, collaboration, finance, gestione HR. E anche una parte di sviluppo rapido e Business Intelligence.
L’obiettivo ambizioso è quello di conquistare utenti a livello mondiale puntando sull’integrazione delle applicazioni che fanno parte di Zoho One.
I 35 software, come anche la quarantina di app mobili che li affiancano, non sono infatti tutti una novità.
Zoho li aveva sviluppati nel corso dei suoi anni di attività e in precedenza raggruppati in suite mirate. Il grosso del lavoro è stato fatto nella parte di backend, ossia per l’integrazione delle applicazioni in una piattaforma unica che permette di condividere fra loro flussi di lavoro, ruoli, gestione degli accessi e informazioni.
Zoho One è quindi, nella visione della sua software house, un cocktail ideale delle funzioni che altri offrono solo parzialmente. Una sorta di combinazione tra la G Suite e Salesforce e Office 365 con tutta una galassia di estensioni mobile e per Apple Watch.
E con, sottolineano in Zoho, un cartellino del prezzo molto chiaro: 30 euro al mese (35 con fatturazione mensile) per utente.