Microsoft ha rilasciato lo scorso dicembre la prima versione del suo kit di sviluppo quantistico e un nuovo linguaggio di programmazione Q# quantum computing.
In questi giorni l’azienda ha rilasciato un aggiornamento che aggiunge supporto per lo sviluppo quantistico su MacOS e Linux. Sia il linguaggio Q#, sia il simulatore quantistico dell’azienda, funzioneranno su queste piattaforme in aggiunta a Windows.
Il nuovo rilascio del simulatore è molto più veloce della prima versione. Secondo Microsoft funziona da quattro a cinque volte più veloce, soprattutto su simulazioni con 20 o più qubit.
Librerie quantistiche in licenza open source
Le librerie quantistiche e i campioni sono ora disponibili sotto una licenza open source – il sorgente a questi era in precedenza semplicemente condiviso – che consente ad altri di modificarli ed estenderli.
Anche l’interoperabilità con le librerie esistenti è in fase di miglioramento: Microsoft sta lavorando all’integrazione del supporto Python. Su Windows, la release di oggi include un’anteprima dell’ integrazione Python, che permette ai programmi Q# di chiamare codice Python e viceversa.
Il simulatore quantistico di Microsoft (una piccola versione che può essere eseguita localmente, con una versione più grande che gira nel cloud) ha lo scopo di aiutare lo sviluppo e la comprensione dei programmi quantistici.
Permette di ispezionare lo stato quantistico e misurare il profilo scalare e le prestazioni dei programmi quantistici. Ciò che non può fare, tuttavia, è il calcolo quantistico su larga scala; la memoria e le richieste di calcolo crescono esponenzialmente con il numero di qubit simulati: 32 qubit richiedono 32 Gb di Ram, e ogni qubit aggiuntivo raddoppia i requisiti di memoria.
Il simulatore è destinato a essere un precursore dell’hardware quantistico reale, su cui anche Microsoft sta lavorando. Gli sforzi di calcolo quantistico di Microsoft sono costruiti intorno a un concetto chiamato qubit topologico.
Il qubit topologico è interessante perché dovrebbe essere molto più robusto rispetto ai qubit utilizzati in altri computer quantistici; mentre il sistema Microsoft dovrà comunque operare alle temperature quasi assolute zero utilizzate in altre macchine quantistiche, dovrebbe richiedere un numero sostanzialmente inferiore di qubit per il controllo e la correzione degli errori, rispetto agli altri sistemi.
L’azienda non ha ancora un computer qubit funzionante, ma almeno un singolo qubit di lavoro dovrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno.
Come parte dei suoi sforzi quantistici, Microsoft ha anche investito nella tecnologia di produzione che intende utilizzare: l’aspettativa è che la scalatura fino a due, tre, e più qubits dovrebbe avvenire in tempi relativamente rapidi dopo che il primo qubit sarà stato costruito.
Sarà interessante il supporto a Python