Home Soluzioni Agricoltura Le startup del food tech trovano casa a Milano

Le startup del food tech trovano casa a Milano

Nasce FoodForward, un programma di accelerazione dedicato ai progetti innovativi e startup del settore food e retail, presentato nel corso di Seed&Chips, the Global Food Innovation Summit.

Una iniziativa coordinata da Deloitte con Amadori, Cereal Docks e Gruppo Finiper che coinvolge oltre alla manifestazione milanese anche Innogest, Digital Magics e FederalimentareGiovani.

L’obiettivo è fare di Milano un hub del foodtech a livello globale.

FoodForward è subito operativo: fino al 29 luglio è aperta la call per fare application al programma di accelerazione. Verranno selezionate fino a 7 startup che dall’inizio del programma avranno accesso a un investimento iniziale in equity di 150.000 euro complessivi, e a un supporto in termini di servizi e di consulenza pari a un controvalore fino a 350.000 euro.

Inoltre, al termine del programma di accelerazione i partner del progetto hanno già confermato la volontà di effettuare ulteriori investimenti fino a 1 milione di euro. L’application e tutte le informazioni relative al programma di accelerazione di FoodForward si possono trovare QUI.

Le startup di Seed&Chips

La presentazione dell’acceleratore è uno degli eventi che ha caratterizzato Seed&Chips, l’evento milanese dedicato all’innovazione nel food. Le startup sono state le vere protagoniste della rassegna dove era possibile scoprire come AgroStreetFood, un social network in cui gli agricoltori possono caricare il loro profilo per intercettare la domanda di prodotti locali dei turisti.

Nanomnia, un’azienda veneta che ha proposto l’applicazione delle nanoparticelle al settore agricolo. L’azienda, per esempio, è in grado di progettare un micro-involucro per gli agrofarmaci in modo che siano meglio assimilati dalla pianta. Oppure un micro-guscio per i fertilizzanti, in modo che non si degradino subito nel terreno. L’idea è di utilizzare un processo di nano-incapsulamento per superare barriere biologiche o prevenire la degradazione.

Idroplan si dedica all’irrigazione di precisione. La soluzione ideata dalla startup prevede che il sistema raccolga informazioni da sensori pensati per il vigneto che misurano la temperatura dell’aria, l’umidità atmosferica e quella del suolo. I dati vengono caricati in cloud Ed elaborati da un algoritmo che tiene conto anche delle informazioni sul vigneto e li confronta con le previsioni meteorologiche. Graie a tutto questo l’irrigazione viene effettuata solo quando è necessario con un evidente risparmio di acqua.

La trentina BlueTentacles vuole trasformare l’rrigazione della zona che prevede sistemi a goccia. Grazie a un software gli impianti diventano di precisione e consigliano all’agricoltore quando irrigare, mentre AgroSmart, startup lituana, fa ricorso alle telecamere iperspettrali montate su velivoli senza pilota per raccogliere informazioni dai campi.

Cambridge Crops, startup Usa, ha messo a punto un film di bioplastica, commestibile e non tossico, con il quale ricoprire frutta e verdura. Il biofilm scherma il prodotto dall’ambiente esterno impedendo lo scambio di gas e rallentandone decadimento e l’aggressione di microrganismi.

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