Larry Ellison in persona ha annunciato la disponibilità di Oracle Autonomous Transaction Processing all’interno dell’offerta Oracle Autonomous Database Cloud Service.
Il nuovo servizio database cloud che si auto regola è pensato per gestire applicazioni in ambiti evoluti, come servizi finanziari, retail, manifattura, settore pubblico.
Il servizio supporta un complesso mix di carichi di lavoro legati a high-performance transaction processing, reporting, batch e analytics.
Sfruttando machine learning e automazione, Oracle Autonomous Transaction Processing punta a risparmi sui costi, sicurezza, disponibilità e produttività.
“Con Oracle Database in versione autonoma – ha dichiarato Ellison – offriamo un sistema molto più affidabile e sicuro, un sistema che protegge dal furto di dati, un sistema che è attivo il 99,995% del tempo e che rende molto più produttivo il lavoro delle organizzazioni che lo adottano e degli sviluppatori che lo usano”.
Tradizionalmente creare un sistema di gestione database è compito di un team di esperti che deve costruire in modo personalizzato un complesso stack hardware e software e occuparsi in modo manuale della manutenzione.
Oracle Autonomous Database rivoluziona la gestione dei dati usando il machine learning, per offrire un servizio database che si auto gestisce, si auto protegge e si auto ripara, sfruttando le economie di scala e l’elasticità del cloud.
Il servizio permette agli utenti di creare in modo istantaneo nuovi database autonomi e di convertire i database già esistenti, riducendo in modo significativo costi e time to market.
In modo complementare con il servizio Oracle Autonomous Data Warehouse già disponibile, Oracle Autonomous Transaction Processing può supportare un mix di transazioni high-performance, reporting, batch, IoT, machine learning dentro un unico database, semplificando lo sviluppo e l’implementazione delle applicazioni; permette di realizzare analytics e personalizzazioni in tempo reale e di individuare frodi informatiche agendo su dati transazionali “live”.
I vantaggi secondo Oracle
La completa automazione dell’operatività taglia fino all’80% dei costi di amministrazione; l’efficienza di un database che si auto-ottimizza, unita all’elasticità del pay per use, taglia i costi di runtime fino al 90%.
L’applicazione in automatico dei più recenti aggiornamenti di sicurezza, senza downtime, elimina la vulnerabilità ai cyber attacchi. La protezione da tutti i tipi di malfunzionamenti, inclusi guasti di sistema, interruzioni del servizio a livello di region, errori degli utenti permette di arrivare al 99,995% di disponibilità, ovvero meno di 2,5 minuti di downtime al mese, incluse le necessità di manutenzione. La funzione Database Vault impedisce agli amministratori di vedere i dati degli utenti.
Eliminare la manutenzione permette agli amministratori DB di dedicarsi a estrarre più valore dai dati. Gli sviluppatori possono lavorare in modo più agile, creando in modo istantaneo e usando senza difficoltà database che non richiedono un tuning manuale.
Gli algoritmi di machine learning integrati permettono di sviluppare applicazioni che realizzano previsioni in tempo reale, come quelle necessarie per offrire ai clienti di un servizio e-commerce spunti personalizzati di shopping o per l’individuazione delle frodi. La semplicità del processo di upgrade dei DB esistenti verso il cloud autonomo permette all’IT di trasformarsi, adottando facilmente e rapidamente un modello cloud moderno e agile.