Sony ha chiamato 360 Reality Audio la sua nuova proposta in tema di riproduzione spaziale dell’audio. Più in dettaglio, 360 Reality Audio produce un campo sonoro tridimensionale in cui, sfruttando la tecnologia audio object-based di Sony, i diversi suoni ed elementi musicali possono essere proiettati in uno spazio a 360°.
L’obiettivo dichiarato di Sony è consentire di provare le stesse sensazioni che si provano nella prima fila o ai lati del palco di un concerto dal vivo anche quando si ascolta la musica con le cuffie. Ma per questo non sarà necessario ricorrere a cuffie particolari, basterà un modello qualsiasi.
L’unica cosa da fare sarà selezionare i contenuti in 360 Reality Audio che saranno resi disponibili. In questo senso, Sony sta lavorando con a Deezer, nugs.net, Qobuz e TIDAL, ossia le piattaforme di streaming che già ora stanno diffondendo musica di alta qualità. Non solo. Sony ha già stretto una partnership con alcuni teatri e club di Live Nation per registrare l’audio durante diversi concerti.
Suoni e strumenti diventano oggetti
In linea con quanto accade per Dolby Atmos, 360 Reality Audio si basa su una gestione a oggetti delle sorgenti audio. In pratica, ogni strumento di un concerto oppure ogni suono può essere gestito singolarmente come fosse uno specifico oggetto, una fonte sonora che può essere collocata nello spazio dove più si ritiene opportuno. Ascoltando un contenuto audio basato con 360 Reality Audio si ha così la possibilità di avere un suono immersivo, dove le sorgenti audio possono letteralmente circondare l’ascoltatore, che si ritrova all’interno di un cilindro sonoro. Da precisare che la codifica del suono viene effettuata usando il protocollo MPEG-H Audio 3D.
Come si diceva, Sony assicura che per apprezzare gli effetti spaziali forniti da 360 Reality Audio si può usare una cuffia qualsiasi. Tuttavia, attraverso un’app per smartphone si può ottimizzare l’ascolto per lo specifico utente. O meglio per le sue orecchie. Infatti, tramite tale app si possono fotografare le orecchie stesse e avere un’analisi della loro conformazione per avere una riproduzione personalizzata dell’audio.
Le cuffie dovrebbero essere il primo passo verso la diffusione di 360 Reality Audio, che potrebbe approdare quindi anche su altri prodotti. Sony sembra voler agevolare questo processo rendendo libera la sua implementazione. Questo sarebbe un grosso vantaggio rispetto a una tecnologia concorrente come Dolby Atmos, che invece per l’impiego prevede il pagamento di royalty.