Turck Banner Italia presenta al mercato di industria 4.0 un’innovazione nel settore della tecnologia fieldbus: Beep, Backplane Ethernet Extension Protocol.
In questo modo il produttore di sensoristica, interfacce, sistemi bus e sicurezza, intende massimizzare l’utilizzo di moduli in una rete attraverso un singolo indirizzo IP.
Un dispositivo Beep, infatti, abilita fino a 33 moduli I/O a blocchi e fino a 480 byte di dati di processo da combinare come subnet Ethernet.
Questo tipo di sottorete necessita di un solo indirizzo IP e comunica tramite una singola connessione con il controller.
Indipendentemente dal fatto che si tratti di una rete Profinet, Ethernet/IP o Modbus TCP, in questo tipo di rete Beep, un modulo funge da master mentre un massimo di 32 moduli aggiuntivi agiscono da slave.
Secondo Turck Banner gli utenti hanno così un doppio beneficio: in primo luogo non devono acquistare gateway speciali con cablaggio proprietario per stabilire le sottoreti e ridurre gli indirizzi IP.
Questo perché in ogni blocco I/O il modulo può essere utilizzato come master o slave.
In secondo luogo, attraverso la riduzione degli indirizzi IP, l’utente può creare reti I/O ad alta densità e collegarle con controllori a basso costo tramite a numero minore di connessioni supportate.
Beep funziona con tutti i componenti Ethernet standard.
Inoltre la configurazione non potrebbe essere più semplice grazie al server web integrato.
L’utente definisce il primo dispositivo sulla linea quale master Beep e gli altri sono automaticamente slave. In questo caso il master salva tutti i parametri della configurazione del dispositivo.
Se uno slave deve essere sostituito a causa di un guasto o per qualsiasi altro motivo, la sostituzione può avvenire con un semplice drop-in.
Ciò, spiega Turck Banner, non solo riduce i tempi ma anche i costi associati.
Il nuovo slave inserito viene rilevato automaticamente dal master e fornito dei parametri necessari. Non è richiesta alcuna nuova configurazione manuale.
Il master ha sempre un indirizzo IP statico mentre agli slave non viene assegnato nessun indirizzo IP.
Le reti Beep possono anche essere azionate in sequenza lungo una linea. Sono configurati in base allo stesso principio: Master – Slave.
L’operazione mista composta da reti Beep e dispositivi di altri produttori, fa sapere Turck Banner, è possibile senza problemi di configiurazione e implementazione.