Poste Italiane è entrata a far parte della community Hyperledger, consorzio globale della Linux Foundation che raggruppa oltre 260 operatori mondiali, appartenenti a diversi settori industriali, uniti nello sviluppo di uno standard open source per la blockchain e le Distributed Ledger Technologies (DLT).
L’adesione a Hyperledger del Gruppo guidato da Matteo Del Fante, riporta una nota, è coerente con le linee strategiche individuate dal Piano industriale Deliver 2022 che mirano a rafforzare la leadership digitale di Poste Italiane, e accelera il percorso di acquisizione di nuove competenze e di sperimentazione della tecnologia blockchain e delle DLT per meglio comprenderne potenzialità capaci di generare innovazione nel business.
Hyperledger è un progetto che coinvolge numerosi operatori attivi nel segmento delle tecnologie blockchain e DLT.
Tra i membri di questo consorzio globale sono presenti le maggiori aziende del settore finanziario, bancario, manifatturiero, distributivo e tecnologico.
Secondo Poste Italiane, in una fase nella quale l’evoluzione digitale abilita rapidamente nuovi servizi, la sicurezza dei dati appare sempre più importante.
In questo contesto la blockchain si candida a costituire una risposta efficace ai problemi di sicurezza, trasparenza, interoperabilità e privacy, e Poste Italiane è impegnata a renderla di facile fruizione per porla al servizio del sistema Paese.
La blockchain e le DLT, ricorda Poste nella stessa nota, sono registri condivisi di informazioni ai quali hanno accesso tutti i partecipanti a una rete. Quando un registro condiviso è formato da blocchi di informazioni collegati fra loro e resi immutabili, si parla di blockchain.
Si tratta per Poste di soluzioni ritenute capaci di un salto qualitativo, ottenuto grazie a tecnologie destinate a cambiare il modello di conservazione e condivisione delle informazioni, con il ribaltamento del paradigma secondo il quale al controllo fisico centralizzato dei dati corrisponde una sicurezza maggiore.