I digital twin stanno entrando nell’utilizzo mainstream e rappresentano lo strumento primario per le organizzazioni che implementano progetti IoT.
A evidenziarlo è l’ultimo sondaggio della società di ricerca e analisi Gartner, avente appunto come oggetto le implementazioni IoT.
Secondo lo studio Gartner, il 13% delle organizzazioni che implementano progetti Internet of Things (IoT) utilizzano già digital twin. Mentre il 62% di esse è in procinto o prevede di farlo.
Innanzitutto, la società di analisi spiega cosa intende di preciso per digital twin, gemello digitale. Gartner lo definisce come un design pattern software che rappresenta un oggetto fisico. Con l’obiettivo di comprendere lo stato dell’asset, rispondere ai cambiamenti, migliorare le business operation e aggiungere valore.
I digital twin diventano mainstream
Secondo gli analisti di Gartner, i risultati, specialmente se confrontati con i sondaggi passati, mostrano che i digital twin stanno lentamente entrando nell’uso mainstream. Gartner prevede che entro il 2022 oltre due terzi delle aziende che implementano l’IoT avranno installato almeno un digital twin in produzione. E che quel numero potrebbe essere anche raggiunto addirittura entro un anno.
Benché solo il 13% degli intervistati affermi di utilizzare già digital twin, il 62% o è in procinto di implementare la tecnologia o ha intenzione di farlo nel prossimo anno. Tale rapida crescita nell’adozione di questa tecnologia è dovuta all’intensa attività di marketing e formazione da parte dei vendor. Ma anche al fatto che i digital twin offrono business value e sono diventati parte dell’IoT aziendale e delle strategie digitali.
L’adozione dei digital twin è riscontrata dagli analisti di Gartner in tutti i tipi di organizzazioni. Tuttavia, i produttori di dispositivi connessi all’IoT sono i più propensi a questa innovazione. Ciò, poiché l’opportunità di differenziare i loro prodotti e stabilire nuovi servizi e flussi di revenue è un chiaro motore di business.
Gemelli digitali nelle aziende
Un fattore chiave per le organizzazioni che implementano l’IoT è che i digital twin possono servire a diversi gruppi all’interno e all’esterno dell’azienda. Il 54% degli intervistati ha riferito che mentre la maggior parte dei loro digital twin serve solo un’organizzazione, a volte ne supportano più di una.
Quasi un terzo ha dichiarato che la maggior parte o tutti i loro digital twin fornisce servizi a più organizzazioni o comparti. Ad esempio, i fruitori di un digital twin di un’auto connessa possono includere il produttore, un fornitore di servizi per i clienti e la compagnia assicurativa. Ciascuno con la necessità di accedere a dati IoT diversi.
A beneficiare dei digital twin sono realtà diverse, sia interne che esterne all’azienda. Esempi sono: da chi si occupa internamente dei dati IoT, come i dipendenti o la security, ai partner commerciali e i fornitori di tecnologia.
Gartner sottolinea che tali risultati mostrano che i digital twin avvantaggiano una vasta gamma di obiettivi aziendali. E i progettisti di digital twin, evidenzia ancora Gartner, dovrebbero tenere in conto che probabilmente dovranno soddisfare consumatori di dati multipli, e fornire gli appropriati punti di accesso ai dati.
Integrazione importante per il futuro
Qualora un’organizzazione avesse effettuato il deployment di più digital twin, potrebbe avere senso integrarli. Gartner fa l’esempio di una centrale elettrica con valvole industriali, pompe e generatori connessi all’IoT. C’è un ruolo per digital twin in ogni componente dell’apparecchiatura. Così come per un digital twin composito, che aggrega i dati IoT dell’apparecchiatura per un’analisi complessiva delle operazioni.
Nonostante questa configurazione sia molto complessa, il 61% delle aziende che hanno implementato digital twin hanno già integrato almeno una coppia. E ancor più: il 74% delle organizzazioni che non hanno ancora integrato digital twin, lo farà nei prossimi cinque anni.
Tuttavia, questo risultato significa anche che il 39% degli intervistati non ha ancora integrato alcun gemello digitale. Di questi, evidenzia Gartner, il 26 percento ancora non prevede di farlo, per i prossimi cinque anni.
I digital twin, conclude Gartner, vengono sempre più implementati in congiunzione con altri, per asset o attrezzature correlate. Tuttavia, una vera integrazione è ancora relativamente complicata e richiede competenze di integrazione e gestione delle informazioni di alto livello. La capacità di integrare tra loro i digital twin sarà un fattore di differenziazione in futuro, man mano che le risorse e le attrezzature fisiche evolveranno.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito Gartner, a questo link.