Uno studio PayPal mostra come il commercio digitale rappresenti una risorsa particolarmente utile per le Pmi.
La ricerca ha preso in considerazione 157.636 piccole e medie imprese che utilizzano PayPal per gestire i pagamenti digitali in 28 paesi dell’Unione europea. I risultati dell’analisi dimostrano che le Pmi non hanno bisogno di avere sede in una metropoli per diventare un’azienda di successo.
Non importa se si trovano in una capitale o in una zona rurale: le aziende crescono allo stesso ritmo, grazie all’economia e al commercio digitale, alle opportunità di esportazione e a soluzioni di pagamento online come PayPal.
L’analisi dei dati mostra come le attività prevalentemente rurali in Italia abbiano registrato una crescita del fatturato del +11,4% (nel confronto tra 2016 e 2017). Quelle prevalentemente urbane, hanno registrato una crescita del fatturato del +12,8%. Le Pmi sono dunque cresciute a tassi molto simili.
Si tratta di una tendenza che sta diventando sempre più forte anche in altri Paesi europei. Infatti, l’Austria (+18,7%) e la Germania (+16,8%) hanno registrato una maggiore crescita delle attività rurali (su base annuale). Il divario tra l’aumento del fatturato nelle metropoli e in campagna è sempre più ridotto grazie all’economia digitale e agli strumenti digitali.
Commercio digitale in crescita
La crescita del commercio digitale offre agli imprenditori maggiori opportunità per espandersi nell’Unione europea e a livello mondiale. Secondo PayPal, la digitalizzazione sta democratizzando il commercio e cambiando le regole del gioco.
Le piccole e medie imprese italiane sono in costante crescita, anche con le operazioni transfrontaliere. Di fatto, sottolinea ancora PayPal, le Pmi italiane hanno raggiunto un volume totale di pagamenti del 40,7% al di fuori dell’Unione europea.
Un grande risultato se confrontato con i dati relativi a Francia (36,20%), Germania (34,40%) e Spagna (33,30%). Anche se le Pmi italiane hanno ancora molta strada da fare per raggiungere il Regno Unito (59%), la Norvegia (57,10%), la Repubblica Ceca (53%), l’Irlanda (48,20%) e la Svezia (45,50%).
I risultati del white paper dimostrano che le piccole e medie imprese nell’Unione europea rappresentano il 99% di tutte le aziende e impiegano due terzi della forza lavoro. Negli ultimi cinque anni hanno creato circa l’85% dei nuovi posti di lavoro e offerto un futuro a milioni di famiglie.
“Le piccole e medie imprese sono sempre state il cuore pulsante e il motore dell’economia europea. In PayPal abbiamo diverse risorse per lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie imprese, in quanto sono il motore che alimenta la crescita economica nell’Unione europea, contribuendo al 57% del valore aggiunto complessivo in quest’area. I paesi dell’UE con una maggiore prevalenza di Pmi sperimentano una crescita economica più elevata, per questo motivo PayPal sostiene le Pmi in Italia fin dalla sua nascita e, grazie all’introduzione di nuovi strumenti e funzionalità, siamo riusciti a offrire servizi a oltre 20 milioni di aziende in tutto il mondo”. Ha commentato Michele Simone, Head of SMB & Partners PayPal Italia.
La digitalizzazione apre al successo internazionale
Anche le microimprese sono una parte importante dell’economia nell’Unione europea. Nel 2016, il 14% dei dipendenti nei 28 paesi dell’UE (30 milioni di persone) è stato classificato come lavoratore autonomo. Inoltre, il 71,5% di tali imprese non impiegava altro personale.
Internet consente alle Pmi di qualsiasi dimensione di accedere a oltre 4,1 miliardi di clienti da ogni angolo del globo. Le Pmi attive a livello internazionale nell’UE crescono più del doppio rispetto a quelle che effettuano vendite esclusivamente nel proprio mercato interno.
PayPal nota che rimane un gap tra le piccole e medie imprese e le aziende più grandi rispetto alla presenza online. Mentre il 95% delle grandi aziende aveva un sito web nel 2016, solo il 79% delle Pmi poteva dire lo stesso.
Anche se le Pmi rappresentano da tempo la base delle economie di tutto il mondo, sono scarsamente servite dal sistema finanziario tradizionale. Le piccole e medie imprese che riscuotono pagamenti con PayPal stanno crescendo più rapidamente rispetto alle aziende che non utilizzano queste soluzioni.
Le aziende che usano PayPal sono più attive a livello internazionale rispetto alle tradizionali aziende offline. In media le Pmi italiane vendono tramite PayPal in 11,2 mercati esteri. I commercianti che esportano utilizzando PayPal hanno effettuato quasi la metà (41,4%) delle vendite internazionali in Paesi extra-UE. Mentre il 58% delle esportazioni è all’interno dell’UE.
Al contrario, solo il 28% degli esportatori tradizionali tra le Pmi nell’Unione europea ha effettuato vendite al di fuori del mercato interno europeo. Secondo la ricerca, è in atto una crescita significativa per i commercianti PayPal che commerciano extra-UE rispetto a quelli che commerciano esclusivamente intra-UE (15% e 10%, rispettivamente). I risultati del white paper mostrano che in Italia il 59,3% delle esportazioni Pmi è intra-UE. Mentre il 40,7% effettua vendite internazionali in paesi non appartenenti all’Unione europea.
Nuove opportunità per le piccole imprese
La digitalizzazione, e la tecnologia finanziaria in particolare, ha dato nuova vita a questo settore. Offrendo alle piccole imprese maggiori opportunità per raggiungere nuovi clienti e sfruttare gli strumenti tecnologici per promuovere le proprie attività di business.
Una nuova generazione di aziende sta ridefinendo il futuro del commercio e cresce a un ritmo esponenziale. Identificare il giusto set di strumenti e tecnologie è fondamentale per supportare un gruppo diversificato di attività e mantenere un sistema equilibrato.
È possibile scaricare la ricerca PayPal da questo link.