Il 3 giugno prossimo a San Jose, in California, apriranno le porte della Apple Worldwide Developers Conference, la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori degli ecosistemi di Cupertino.
Come da tradizione, sarà un keynote tenuto dai più alti dirigenti di Cupertino a inaugurare la conferenza che, per il resto degli appuntamenti e delle sessioni, riguarderà quasi esclusivamente le aziende e i programmatori che lavorano con le piattaforme Apple.
Non è così, invece, per il discorso d’apertura, del quale Apple offrira uno streaming aperto (accessibile a questo link) e i cui contenuti sono di interesse anche per il più vasto pubblico generalista, nonché per i professionisti e delle aziende che non si occupano in modo specifico di sviluppo di soluzioni software.
L’azienda della mela morsicata, infatti, utilizza di solito il keynote d’apertura della WWDC per fornire un aggiornamento sullo stato delle cose delle sue piattaforme e per offrire un’anteprima sulle novità o su ciò che sta per arrivare.
Trattandosi di un evento dedicato agli sviluppatori, tradizionalmente il focus del keynote è sul software, a partire dai sistemi operativi degli ecosistemi targati Apple. Ed è consuetudine che la società offra una preview, pubblica o più spesso riservata agli sviluppatori, delle ultime versioni degli OS, che verranno poi rilasciate di lì a qualche mese.
Lo scorso anno, ad esempio, alla WWDC 2018 Tim Cook, Ceo di Apple, e i suoi collaboratori avevano introdotto ufficialmente iOS 12, watchOS 5, tvOS 12 e macOS Mojave. Quest’ultimo, come anche iOS 12, sarebbero stati disponibili per tutti gli utenti a a settembre, iOS in concomitanza con il lancio dei nuovi iPhone.
Cosa attendersi da Apple alla WWDC19
Se Apple manterrà questo pattern di aggiornamento (è bene sottolineare che di voci ne girano diverse, ma che chiaramente, prima dell’evento, non c’è alcuna conferma ufficiale da parte dell’azienda), dovremmo aspettarci la presentazione delle versioni dei sistemi operativi che saranno introdotte poi nel corso del 2019.
Qualora la numerazione dovesse proseguire senza sbalzi e cambi di rotta, dovremmo dunque vedere le anteprime di iOS 13, watchOS 6, tvOS 13 e macOS 10.15, il cui nome di commercializzazione ancora non è noto e che probabilmente proseguirà sulla strada delle località famose della California, come è avvenuto per le ultime release.
Anche sulle nuove funzionalità girano indiscrezioni, ma non è detto che queste troveranno effettivamente posto nelle release finali, che invece potrebbero ancora presentare delle sorprese. Molti si aspettano di vedere un tema scuro per l’interfaccia debuttare anche in iOS, dopo la sua introduzione sul Mac.
Molti utenti e sviluppatori sono curiosi su come evolverà la tecnologia che Apple ha utilizzato essa stessa per portare alcune app iOS in modo veloce sul Mac. Il nuovo framework UIKit, che rende più semplice portare le app iOS su macOS, sarà disponibile per gli sviluppatori nel corso del 2019, e la WWDC sarebbe il palcoscenico ideale per lanciarlo. Ciò potrebbe aprire nuove opportunità alla foltissima comunità di sviluppatori iOS per creare più app anche per Mac.
Difficile aspettarsi vere e proprie novità dal punto di vista hardware, invece: eppure, proprio la WWDC sarebbe per Apple un’ottima occasione per aggiornare gli sviluppatori, e tutti gli utenti professionali, sullo stato del progetto del nuovo Mac Pro modulare, anch’esso dato originariamente in arrivo entro il 2019. Anche attorno al nuovo Mac Pro sta crescendo l’attesa.
L’ultima novità Apple in ambito hardware Mac è stato il recente aggiornamento dei MacBook Pro.