Open Fiber e Vodafone hanno siglato l’estensione della loro partnership per la diffusione dei servizi ultrabroadband nei 7.635 comuni delle cosiddette aree bianche, ossia dove non sono stati previsti investimenti di mercato (sono coinsiderate nere quelle in cui si avranno due reti di operatori diversi e grigie quelle in cui si avrà una rete a banda larga).
L’accordo, riporta una nota di Open Fiber, è già in essere in 271 città e riguarda ora l’intero perimetro del piano di cablaggio di Open Fiber che prevede la copertura di oltre 19 milioni di unità immobiliari in tutta Italia.
A maggio nei quattro comuni pilota di Anguillara Sabazia (Roma), Campagnano Romano (Roma), San Giovanni La Punta (Catania) e Fino Mornasco (Como), era già stata avviata in via sperimentale la commercializzazione dei servizi di connettività.
Da questa prima sperimentazione quale sono emerse indicazioni positive circa l’interesse dei cittadini alla sottoscrizione di servizi ultra broadband.
La rete FTTH che Open Fiber sta realizzando in gran parte del territorio nazionale, interamente in fibra ottica, consente di offrire servizi di connettività con una velocità fino a 1 Gigabit al secondo (Gbps) e il massimo delle performance in termini di affidabilità e latenza.
L’intesa consente a Vodafone di offrire ai clienti consumer e business servizi di connettività con tecnologia ultra broadband anche nelle aree bianche.
Vodafone e Open Fiber valuteranno l’eventuale estensione della sperimentazione commerciale a circa 100 Comuni delle aree C e D in tutta Italia.