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Data center autonomi: perché stanno diventando realtà

Per avere una visione chiara sui data center degli anni a venire e poter approntare le azioni corrette a livello progettuale e gestionale anche in termini di autonomia, le testate 01net, Ambiente & Sicurezza, L’Impianto ElettricoRCI e Sicurezza, hanno organizzato a Milano lo scorso giugno, presso la sede di Tecniche Nuove il primo Data Center Innovation Day italiano.

Nella stessa occasione abbiamo intervistato il relatore ingegnere Giuseppe Leto di Siemens, Global Portfolio Manager Vertical Market Data Center.

Leggi il resoconto globale del convegno

Nel suo intervento al convegno Leto ha detto che gli Autonomous Data center sono oggi una realtà: i cloud provider investono in applicazioni cloud, e i data center stanno aumentando in dimensione coerentemente.

Il mercato ne riceve una spinta davvero imponente, e oggi non è più un tabù parlare di centinaia di megawatt per singolo data center.

Se questo vi suonasse poco familiare, considerate che parliamo di valori sufficienti ad alimentare centinaia di migliaia di case.

Al lato opposto del mercato, la tecnologia 5G farà esplodere un nuovo settore, quello dell’edge data center: si tratta di lavorare i dati dove vengono prodotti, senza inviarli nel cloud.

Questo è dovuto anche all’esigenza di latenze basse o nulle, e contribuirà alla nascita di nuovi operatori del settore.

Il monitoraggio di grandi quantità di device IIoT permette di realizzare efficaci attività di predictive maintenance.

Anche il cooling sta assistendo ad un percorso fortemente portato alla efficienza energetica, che oggi è praticamente allo stato dell’arte. Solo un intenso uso di software innovativi può aiutare la riduzione dei consumi, portando efficienza aggiuntiva fino al 30% del sistema.

Ad esempio, attraverso la riduzione della potenza di calcolo, laddove non sia essenziale la massima performance (pur senza interrompere in alcun modo il servizio). In questo modo è possibile conseguire efficienze energetiche di grande valore, senza virtualmente alcun impatto verso il cliente.

Infatti non tutte le attività, continua Leto, sono vincolate a latenze estremamente basse, e questi clienti possono quindi ottenere un risparmio economico senza visibili cali di performance.

Infine, Il manager di Siemens ha ricordato la grande carenza di skill nel settore, esortando a scegliere il mondo data center come percorso professionale per i giovani. A sopperire anche la semplificazione delle procedure nei datacenter, delegando molte decisioni alla intelligenza artificiale, aumenterà sicuramente l’efficienza e la velocità di reazione.

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