Al VMworld di San Francisco VMware ha annunciato novità che consentiranno ai cloud provider di industrializzare e fornire soluzioni di cloud ibrido da qualsiasi luogo: data center dei clienti, data center dei cloud provider, VMware Cloud on AWS come servizio gestito, i cloud pubblici.
Al momento, fa sapere la società, sono oltre 4.300 i cloud provider VMware in più di 120 Paesi che operano su più di 10.000 data center. Per loro c’è la VMware Cloud Provider Platform, che consente di offrire un cloud ibrido industrializzato che combina automazione, efficienza e sicurezza su scala, con un total cost of ownership inferiore e un deployment di infrastruttura e servizi semplice, one-click.
Il cuore della piattaforma VMware Cloud Provider Platform è VMware vCloud Director, una piattaforma di erogazione di servizi cloud aperta ed estensibile. L’ultima release, vCloud Director 10, include varie novità.
Le funzioni per industrializzare il cloud ibrido
I cloud provider saranno in grado di espandere la propria offerta cloud per includere sia il cloud multi-tenant che quello privato con la capacità di integrated Centralized Point of Management (CPOM) integrata nativamente in vCloud Director. La nuova funzionalità ridurrà le sfide e i costi associati alla creazione di strumenti personalizzati per gestire diversi tipi di endpoint cloud. I cloud provider beneficiano di una visione unificata dello stato di salute dei data center e dello stato delle macchine virtuali in un’area cloud globale di tutti gli endpoint cloud.
Il posizionamento intelligente del carico di lavoro, basato sui nuovi profili di calcolo vCloud Director, consentirà ai cloud provider di ottenere una maggiore efficienza dalla propria infrastruttura cloud. I cloud provider saranno in grado di offrire consumo self-service del computing a più livelli, l’applicazione di restrizioni di licenze basate su host e la vendita semplificata in base alle dimensioni del carico di lavoro.
La nuova versione di vCloud Director presenta miglioramenti nelle capacità di automazione, incluso un Terraform Provider avanzato che supporta la capacità di calcolo e la definizione della rete come codice. I VMware Cloud Provider saranno in grado di rivolgersi agli sviluppatori che desiderano utilizzare strumenti open source nella propria automazione cloud.
Sono integrati aggiornamenti di rete per NSX-T per un maggiore supporto di ambienti multi-cloud e container, grazie al consumo self-service di vCloud Director.
Con VMware Enterprise PKS, una soluzione per l’orchestrazione dei container, i VMware Cloud Provider possono offrire i container as-a-service, spostandoli oltre l’IaaS nei servizi applicativi. Inoltre, l’acquisizione di Bitnami consente a VMware di offrire nuove soluzioni ai Cloud Provider per aiutarli a offrire servizi per moderne applicazioni.
VMware continua a espandere la VMware Cloud Provider Platform per fornire servizi monetizzabili che aiutino i cloud provider a soddisfare le esigenze dei propri clienti. I VMware Cloud Provider Partner possono creare e offrire un maggior numero di servizi che apportano valore, business e maggiori margini alla loro attività di cloud provider. VMware consente ai cloud provider di abilitare nuove aree di crescita attraverso i seguenti programmi e offerte:
Il programma VMware Cloud Provider Ready for DraaS ha ora 8 cloud provider in produzione che offrono Disaster Recovery as a Service (DraaS) sui propri cloud alimentati da VMware utilizzando l’ultima versione di VMware vCloud Availability.
Gli utenti possono visualizzare i partner DraaS QUI, connettersi e stabilre una soluzione di protezione del cloud provider.
Object Storage Extension per vCloud Director:fornisce una soluzione di storage nativamente integrata per aiutare i cloud provider a far crescere il proprio business e fornire i servizi principali che i clienti desiderano nel cloud pubblico. Gli utenti di VMware vCloud Director possono utilizzare e gestire un servizio di object storage S3-compliant completamente integrato in vCloud Director, consentendo loro di archiviare e condividere dati non strutturati all’interno di un’organizzazione.