La real transformation è stato il tema fondante del Dell Technologies Forum edizione 2019. Oltre 500 persone hanno affollato la sala congressi di Rho Fiera, e almeno altrettanti collegati erano in streaming. Numeri che dimostrano in concreto l’interesse generato dall’evento organizzato da Dell.
Federico Suria, neoCountry Manager Enterprise Sales di Dell Technologies Italia, ha ricordato come nel tempo abbia ampiamente migliorato la qualità globale della vita delle persone.
Per questo, il programma di corporate social responsibility Progress Made Real di Dell Technologies prevede una serie di obbiettivi fino al 2030.
Per esempio una grande attenzione alla sostenibilità avanzata (accelerando l’economia circolare), ma anche maggiore accesso a pari opportunità per tutti con lo scopo di favorire il progresso. Inoltre, favorendo l’accesso di più persone all’economia digitale: l’accesso alla tecnologia non è un lusso, quanto una necessità.
Infine,Suria ha ricordato l’impegno verso standard etici e di privacy sempre più elevati. Si tratta di un punto di riferimento per le iniziative nell’ambito del programma Real Transformation.
Filippo Ligresti, a questo proposito, ha ricordato quanto sia importante che le nuove tecnologie diano vantaggi concreti (di nuovo, torna il tema della real transformation).
L’evoluzione cambierà il modo di lavorare, con grandi impatti sociali, migliorando sostenibilità e produttività al tempo stesso.
Il manager italiano ha anche svelato alcuni dati della ricerca Future of Work.
Il 71% degli imprenditori e dei manager italiani ritengono che i dipendenti siano obbligati a diventare dei veri e propri esperti di tecnologia entro il 2030.
Un numero che riflette l’accresciuta consapevolezza da parte della classe dirigente italiana sulla centralità della tecnologia in azienda, corroborata anche da un dato globale che si ferma al 60%.
Tuttavia, sarà necessario un alto livello di competenze tecnologiche: l’analfabetismo digitale non sarà ammesso. Oltre la metà del campione vorrebbe nuove regolamentazioni per l’utilizzo delle intelligenze artificiali. E più del 66% del campione è contrario all’utilizzo di macchine senzienti in azienda.
Nigel Moulton, Global Chief Technology Officer di Dell Technologies, ha indicato la tecnologia di riconoscimento del linguaggio naturale come una delle più promettenti. L’intelligenza artificiale è strettamente legata al linguaggio naturale ed è una tecnologia ancor più importante.
Il manager di Dell Technologies ha anche citato il cloud ibrido, il software-defined e l’edge computing come i game changer del presente e dell’immediato futuro.
Le organizzazioni dovranno affrontate 4 trasformazioni: IT transformation, Workforce transformation, Security transformation ed infine Application transformation.
Quattro diverse sfide, ma tutte fra loro connesse. E che nessuna azienda potrà permettersi di ignorare, perché rimanere ancorati a sistemi legacy è sempre stato (e sempre sarà) una strategia perdente.
Nella discussione con Filippo Ligresti, è apparso chiaro che le possibilità aperte dalle tecnologie sono a dir poco entusiasmanti.
Parimenti serviranno grandi competenze, per riuscire a gestire al meglio i progressi ottenuti. Dell Technologies, continua il manager italiano, ha il pragmatismo tecnologico nel proprio Dna. Un approccio decisamente concreto e che si sposa perfettamente con il substrato economico italiano, da sempre fortemente votato alla produttività.
Fin dagli albori, l’idea di Michael Dell è stata quella di portare sul mercato computer economici e che quindi permettessero la democratizzazione delle tecnologie.
Non viene mai sottolineato a sufficienza, ricorda Ligresti, che Dell Technologies è tanto il brand name quanto il cognome del fondatore. Risulta evidente e fin ovvia la volontà di legare il nome a soluzioni e prodotti che abbiano appeal positivo.
Anche la corporate social responsibility ha un posto di rilievo nell’agenda di Dell Technologies, al punto che il responsabile dei progetti siede nel board aziendale.
Infine, Ligresti ha voluto sottolineare come sia irrealistico pensare come una azienda da sola possa innovare il mondo. Il valore delle collaborazioni assume sempre maggior valore. Per il futuro sarà sempre più importante saper fare squadra e sinergie.
Questo avviene anche grazie agli oltre 5 miliardi di dollari annui investiti in ricerca e sviluppo; il tutto è finalizzato ad offrire ai clienti le migliori soluzioni possibili. Inoltre, Dell dispone di un fondo di venture capital tramite il quale finanzia startup innovative, con cui potenzialmente creare rapporti commerciali o tecnologici.
“Un merito indiscutibile di Dell Technologies – secondo Filippo Ligresti – che ha l’umiltà di imparare dai propri errori e la capacità di ascoltare le esigenze messe in mostra da partner e clienti“.