Home Sostenibilità Raee, l’Enea recupera i metalli preziosi da computer e smartphone

Raee, l’Enea recupera i metalli preziosi da computer e smartphone

Quando dismettiamo un computer dobbiamo sapere che stiamo buttando via oro, argento, e rame: ecco spiegato il valore intrinseco dei Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche).

Valore ben noto ai ricercatori di Enea che hanno messo a punto Romeo (Recovery Of MEtals by hydrOmetallurgy), un impianto pilota situato presso il Centro Ricerche Casaccia di Roma, per il recupero di materiali preziosi da Raee, come appunto vecchi computer e cellulari.

Romeo, riporta una nota di Enea, ha una resa del 95% nell’estrazione di oro, argento, platino, palladio, rame, stagno e piombo.

Secondo stime di Enea dal trattamento di 1 tonnellata di schede elettroniche è possibile ricavare 129 kg di rame, 43 kg di stagno, 15 kg di piombo, 0,35 kg di argento e 0,24 kg di oro, per un valore complessivo di oltre 10 mila euro al prezzo attuale di mercato.

La direttiva 2012/19/EU regolamenta il settore dei rifiuti elettrici ed elettronici. Impone il raggiungimento di un target di raccolta Raee del 65%. La percentuale comprende schede elettroniche, carte di credito con chip, biciclette con pedalata assistita, prese elettriche multiple e tutte le tipologie di prolunghe, tende e chiusure elettriche, montascale per disabili e apparecchiature di automazione per cancelli. Secondo il Centro Coordinamento Raee nel 2019 in Italia la raccolta ha registrato un incremento del 10% rispetto al 2018, per oltre 343 mila tonnellate, corrispondenti a circa il 43% dei Raee. Il 57% dei Raee viene quindi smaltito ancora con percorsi alternativi come la discarica o l’esportazione all’estero.

L’impianto pilota utilizza un processo idrometallurgico brevettato da Enea, che consente una drastica riduzione dei costi energetici rispetto alle tecniche pirometallurgiche ad alta temperatura.

Le schede elettroniche sono trattate senza essere sottoposte a un processo di triturazione, mentre le emissioni gassose vengono trattate e trasformate in reagenti da impiegare nuovamente nel processo stesso, minimizzando impatto ambientale e produzione di scarti.

L’impianto è modulare e flessibile, in modo da poter trattare anche piccole quantità di rifiuti e di scegliere il grado di purezza del metallo recuperato in funzione delle esigenze di mercato.

Come afferma in una nota Enea il ricercatore Danilo Fontana, i Raee sono “una fonte di materie prime che potrebbe affrancare il nostro Paese e l’Europa dalle importazioni provenienti da Cina, Africa e Sud America. Con romeo vogliamo stimolare la creazione di una filiera nazionale completa per il recupero di metalli preziosi da Raee. Purtroppo finora in Italia il settore nazionale del riciclo si ferma al trattamento iniziale, cioè il processo meno remunerativo, lasciando a operatori esteri, in particolare del Nord Europa, il compito di recuperare la parte nobile del rifiuto”.

Fontana rivela che il centro sta testando nuovi processi tecnologici per l’estrazione di materiali ad alto valore aggiunto da magneti permanenti, batterie al litio a fine vita, sottoprodotti industriali, ceneri e catalizzatori esausti.

Valore dei materiali contenuti nelle schede elettroniche
Metallo Quantità ricuperabile per tonnellata di schede, kg (Fonte:ENEA) Valore di mercato, €/kg Valore potenziale, €/ton
Cu 129 5 645
Sn 43 18 774
Pb 15 2 30
Ag 0.35 430 150
Au 0.24 36.500 8.760
                 Totale 10. 360

 

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