L’intensa pressione esercitata sugli uffici legali perché aumentino la loro reattività ed efficienza li sta portando sempre più a rivolgersi verso l’automazione, l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’elaborazione del linguaggio naturale: ad evidenziarlo è l’ultima analisi di Gartner, che prevede che i “lawbot” gestiranno un terzo delle richieste legali interne delle organizzazioni entro il 2023.
I lawbot sono chatbot legali, quindi, in pratica, applicazioni di intelligenza artificiale specializzate per il settore legale.
A parte l’“hype” che attualmente li circonda, secondo gli analisti di Gartner l’uso dei Virtual Legal Assistant (VLA), dei chatbot legali e dei lawbot nei dipartimenti legali può portare vantaggi significativi e ciò avrà un forte impatto sul mercato della tecnologia applicata al settore legale.
Gartner sottolinea che i VLA possono aiutare i dipartimenti legali a migliorare l’efficienza e ad automatizzare i flussi di lavoro di routine. Secondo un sondaggio della società di analisi e ricerca condotto sui professionisti del settore legale, l’aumento della produttività con tali tecniche è il principale driver dell’automazione.
I VLA possono anche aiutare a smussare le preoccupazioni dei dipendenti in merito all’anonimato, in situazioni in cui la semplice richiesta di informazioni viene percepita come un rischio, come ad esempio per le segnalazioni da parte di informatori o le denunce per molestie.
Quindi gli uffici legali, dall’automazione, possono ottenere sia un incremento di efficienza sia una maggiore soddisfazione dei dipendenti, nonché l’opportunità di riallocare gli esperti legali su attività di maggior valore. Questi benefici molto preziosi e richiesti, sottolinea Gartner, apriranno il mercato a nuovi concorrenti che possono fornire applicazioni self-service dotate di intelligenza artificiale e interfacce conversazionali.
I legal bot stanno già dimostrando valore e versatilità, prosegue la società di analisi, per ciò che riguarda la legislazione sui diritti dei cittadini e dei consumatori. Ad esempio, sottolinea Gartner, sono stati sviluppati per fornire assistenza legale alle vittime di reati e alle persone che chiedono il divorzio, nel Regno Unito.
La consumerizzazione dei chatbot in vari aspetti della società sta alimentando le aspettative e rafforzando il trend verso i VLA; inoltre, piattaforme come Amazon Lex, IBM Watson e Slack consentono a vendor e service provider focalizzati sulla materia legale di rispondere rapidamente alle esigenze del settore, senza dover sviluppare una tecnologia core o il backbone dell’infrastruttura.
È per questi motivi che Gartner prevede che un quarto delle richieste legali interne delle organizzazioni saranno gestite dai VLA in pochi anni. Gli analisti avvertono, tuttavia, che gli uffici legali rischiano una dipendenza eccessiva da VLA. Dovrebbero essere invece adottati, avverte Gartner, come parte di una più ampia strategia di servizi legali, perché un approccio frammentario con VLA mal progettati può risultare confuso o invadente, invece che utile.
Gartner prevede che entro il 2023 il 33% dei dipartimenti legali aziendali disporrà di un esperto di tecnologia legale dedicato, per supportare la crescente automazione dei principali flussi di lavoro interni. Ciò è in gran parte dovuto al fatto che, mentre i flussi di lavoro legali standardizzati e ripetibili offrono spazio per l’automazione, i consulenti interni potrebbero non disporre della leadership tecnologica necessaria per supportare queste iniziative.
Ad esempio, sottolinea Gartner, solo il 5% degli uffici legali indica che tutta la gestione dei contratti commerciali è trattata come nuova e gestita manualmente. Nei prossimi 3 anni, il 40% degli uffici legali aziendali intende aumentare le spese per sistemi o software It legali del 10% o più.
I data & analytics rappresentano un altro fattore chiave per incrementare la produttività e sfruttare le potenzialità dell’automazione, anche in molti ambiti delle professioni e degli uffici legali. Tuttavia, la maggior parte dei dipartimenti legali, affermano gli analisti di Gartner, semplicemente non ha il personale adatto al lavoro di legal analytics, cioè il processo di estrazione di conoscenze fruibili dai dati per le attività del settore legale. Solo un ufficio legale su cinque ha riferito di avere un consulente in tecnologia o innovazione, o la disponibilità di un data analyst.
Man mano che il lavoro legale interno diventa sempre più dipendente dalla tecnologia, i dipartimenti legali sposteranno le loro strategie di acquisizione e fidelizzazione dei talenti per rispondere all’esigenza di esperti di tecnologia legale dedicati.
I leader lungimiranti degli uffici legali, è il consiglio di Gartner, dovrebbero muoversi subito per assumere queste competenze. Nel prossimo futuro, queste competenze probabilmente scarseggeranno, man mano che l’automazione diventerà più diffusa in diverse aree.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito Gartner.