Si fa da anni un gran parlare di DevOps ma, una cosa è discuterne in teoria, altra, e ben diversa, è mettere concretamente in atto i cambiamenti negli strumenti, nei processi e nelle competenze aziendali, che queste trasformazioni richiedono.
Una cosa che può aiutare, da parte delle aziende leader nell’hi-tech, è, oltre all’offerta di strumenti e soluzioni, la condivisione dell’approccio adottato per implementare tali innovazioni, che non sono solo tecnologiche ma anche di procedure e, spesso, di mentalità.
Le principali aziende tecnologiche potrebbero, in questo modo, assumere un ruolo di leadership non solo per quel che riguarda la fornitura di prodotti e servizi, ma anche di guida all’approccio e ai cambiamenti culturali delle aziende.
Ed è proprio questa filosofia che ha sostenuto, con alcuni post sul blog di Microsoft, Ori Zohar, Senior Product Marketing Manager di Microsoft Azure.
Anche Ori Zohar ha innanzitutto sottolineato che comprendere la necessità di DevOps è una cosa, ma l’adozione effettiva di DevOps nel mondo reale è una sfida completamente diversa. In che modo un’organizzazione con più team e progetti, con processi esistenti profondamente radicati e con un software legacy considerevole, può cambiare strada e abbracciare DevOps?
Zohar ha dunque illustrato, a grandi linee ma con una trattazione che viene poi approfondita in maggior dettaglio in articoli separati, come Microsoft ha affrontato al suo interno tali sfide, condividendo come è avvenuta la trasformazione dal punto di vista di un’azienda composta da migliaia di ingegneri in tutto il mondo, che realizzano molti prodotti diversi.
Il successo di un’organizzazione si ottiene fornendo agli ingegneri gli strumenti migliori e le practice più attuali, ha spiegato Ori Zohar. In Microsoft, il team di One Engineering System (1ES) guida varie attività per aiutare i team di tutta l’azienda a raggiungere prestazioni elevate.
Il team inizialmente si è concentrato sulla standardizzazione dei tool e ha riscontrato buoni risultati. Ma nel corso del tempo è diventato chiaro che l’attenzione agli strumenti non era sufficiente, per cui 1ES ha dovuto focalizzarsi anche sul cambiamento culturale.
Questo step può essere complicato: il passaggio al cloud può rappresentare una sfida alle stesse definizioni di responsabilità in un’organizzazione.
Dal momento in cui i team di sviluppo abbracciano l’innovazione del cloud, i team delle operation It scoprono che i tradizionali modelli di ownership sull’infrastruttura non si applicano più. In Microsoft, il passaggio ad Azure ha richiesto un ripensamento del modo in cui i team It e di sviluppo collaborano.
La collaborazione degli sviluppatori è un fattore chiave dell’innovazione. Con questo ben chiaro in mente, Microsoft ha rilasciato come open source il framework .NET per invitare la community a collaborare e innovare su di esso.
Man mano che il rilascio open source del progetto avveniva, gradualmente, la sua portata e complessità diventavano sempre più evidenti: numerosi repository, ciascuno con una propria struttura e sistemi diversi di continuous integration (CI), che rendevano il tutto difficile da gestire per gli sviluppatori.
Il team dell’infrastruttura .NET di Microsoft ha deciso allora di investire nella ottimizzazione dei processi di sviluppo. Questa sfida, spiega ancora Zohar, è stata affrontata concentrandosi sulla standardizzazione della struttura dei repository, su tool condivisi e sulla convergenza su un singolo sistema CI.
DevOps in Microsoft, sottolinea Ori Zohar, è un viaggio, non una destinazione. I team si adattano, provano cose nuove e continuano a imparare come cambiare e migliorare.
Come estensione di questo continuo percorso di apprendimento interno, Microsoft ha deciso dunque di condividere questo viaggio di apprendimento continuo su come adottare DevOps per consentire ai team aziendali di costruire soluzioni migliori e più velocemente.
Sul mini-sito The DevOps journey at Microsoft è possibile leggere direttamente dai protagonisti di questa trasformazione come viene implementata l’innovazione in Microsoft, man mano che i cambiamenti accadono, con case study reali che si riferiscono a sfide concrete.