Microsoft ha annunciato l’apertura delle registrazioni per partecipare alla preview di Project xCloud in undici Paesi dell’Europa occidentale, Italia inclusa (gli altri sono: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna e Svezia).
Sul sito Microsoft dedicato al mondo Xbox c’è ora la possibilità di registrarsi, per chi è interessato a partecipare all’anteprima.
Per partecipare all’anteprima di Project xCloud è necessario disporre di uno smartphone o tablet con Android versione 6.0 o superiore e un controller Bluetooth supportato: sul sito sono disponibili i requisiti completi (anche per quel che riguarda la rete).
Project xCloud è la tecnologia di game streaming di Microsoft che permette ai gamer di accedere ai titoli per Xbox direttamente dal cloud su smartphone o tablet Android, senza dover effettuare prima il download sul dispositivo e senza possedere la console.
La preview di Project xCloud è stata avviata lo scorso anno da Microsoft e nel corso dei mesi ha continuato a crescere ed evolversi: ora conta più di 50 titoli ed è presente in diversi Paesi.
Per ora è stata avviata solo la registrazione all’anteprima tecnica: Microsoft ha sottolineato di non aver ancora definito la data ufficiale dell’arrivo in Europa della preview di Project xCloud, tenendo conto dell’attuale situazione di emergenza dovuta alla pandemia del Covid-19.
Il programma, ha spiegato la società di Redmond, coinvolgerà inizialmente un numero limitato di partecipanti per ciascun Paese per poter garantire la continuità del servizio e nuovi giocatori saranno coinvolti successivamente nella preview.
Project xCloud per gli sviluppatori
Nell’ideare e realizzare questo progetto di game streaming, Microsoft ha pensato non solo ai gamer, ma anche agli sviluppatori, e ad evidenziarlo è stata l’azienda stessa.
Lo scopo alla base di Project xCloud, aveva spiegato Microsoft già lo scorso anno, è stato quello di consentire di giocare ovunque e in qualsiasi momento e fin dall’inizio della progettazione, l’obiettivo è stato la perfetta compatibilità.
L’intento di Microsoft era ed è quello di rendere più semplice possibile per gli sviluppatori rendere i loro titoli disponibili per tutti i gamer, con il supporto per i giochi esistenti, quelli attualmente in via di sviluppo e quelli futuri.
Che il settore del gaming fosse un mercato importante della app economy è chiaro da tempo, per gli sviluppatori. Il recente report della società di mobile data e analytics App Annie, Top Publishers 2020, ha confermato che i publisher di giochi continuano a dominare le classifiche e che il gaming ha conquistato il 72% della spesa sugli app store nell’ultimo anno.
Secondo la società di market intelligence Idc, che aveva incluso il tema tra le sue previsioni per i dispositivi connessi e l’ecosistema digitale consumer per il 2020, quest’anno, nonostante l’interesse e gli investimenti significativi nei servizi di gaming in streaming dal cloud, meno di 10 milioni di gamer pagheranno per accedere a un gioco in streaming tramite una console, un Pc o un dispositivo mobile.
La previsione Idc sembra dunque indicare che il successo di questi servizi non sia scontato (e in questo mercato c’è poco o nulla che lo sia) né tantomeno verificabile in tempi brevi.
Tuttavia, si tratta per gli sviluppatori di un trend da tenere d’occhio. Anche perché, in questo caso, il servizio arriva da un colosso hi-tech, Microsoft, che si trova a figurare tra i player leader del mercato sia nel cloud computing che nelle console da gioco.
La potenza di Project xCloud, cioè la sua estesa compatibilità per gli sviluppatori e la mobilità e i nuovi dispositivi di fruizione per i gamer, proviene infatti dai datacenter di Azure presenti in tutto il mondo, con hardware che condivide un insieme comune di componenti con le console Xbox, sottolinea Microsoft.
La società di Redmond aveva già a metà del 2019 distribuito blade di Project xCloud custom nei datacenter in 13 aree di Azure, con un maggior rilievo iniziale posto sulla vicinanza ai principali centri di sviluppo di giochi in Nord America, Asia ed Europa.
In tal modo i principali team di sviluppo globali, come Capcom e Paradox Interactive avevano avuto la possibilità di testare facilmente i loro giochi direttamente da Project xCloud senza dover effettuare il porting su una nuova piattaforma. L’obiettivo finale di Microsoft è quello di supportare i gamer nelle regioni Azure in tutto il mondo.
Project xCloud ha la capacità tecnica di eseguire lo streaming di migliaia di giochi, di diverse generazioni di Xbox, senza cambiamenti o modifiche richiesti da parte dello sviluppatore. Gli sviluppatori saranno dunque in grado di scalare notevolmente i loro giochi esistenti su tutti i dispositivi, senza alcuno sviluppo aggiuntivo, e senza alcuna manutenzione aggiuntiva del code base e aggiornamenti separati.
Quando uno sviluppatore aggiorna la versione Xbox One del titolo, ha spiegato ancora Microsoft, tali aggiornamenti si applicheranno anche a tutte le versioni disponibili su Project xCloud senza alcun lavoro aggiuntivo.
Ci sono quasi duemila giochi in sviluppo per Xbox One, ha affermato Microsoft, tutti eseguibili su Project xCloud. Con questa tecnologia di game streaming, gli sviluppatori che creano tali giochi possono continuare a lavorare normalmente, mentre la piattaforma potrà rendere i loro titoli accessibili alla più ampia platea di gamer possibile.