Anthos di Google Cloud ora supporta ufficialmente i workload in esecuzione sulla piattaforma cloud Amazon Web Services (Aws) ed è inoltre attualmente in preview il supporto per Microsoft Azure.
Anthos, lo ricordiamo, è la piattaforma aperta di cloud ibrido e multicloud di Google Cloud, per la modernizzazione delle applicazioni. A ufficializzare la disponibilità generale del supporto multi-cloud è stata la Vice President of Product Management di Google Cloud, Jennifer Lin, con un post sul blog della società che ha chiarito anche il contesto di un tale step.
Siccome nel business, come nella vita, i cambiamenti sono costanti e imprevedibili, ha sottolineato Jennifer Lin, tanto più in un periodo di incertezza le aziende necessitano di un’architettura che offre l’agilità e la flessibilità di cui hanno bisogno per affrontare tali cambiamenti e finanche avvantaggiarsene.
I carichi di lavoro delle organizzazioni stanno costantemente crescendo e, con essi, l’esigenza per ormai tutti i settori del mercato di contare su una struttura cloud il più possibile flessibile e che si adatti a workload consolidati. Le aziende possono sfruttare i vantaggi del cloud nel passaggio alla digital transformation e l’approccio multi-cloud può essere una strategia particolarmente preziosa.
Sin dal primo annuncio di Anthos, poco meno di due anni fa, Google Cloud ha costantemente aggiunto nuove funzionalità alla piattaforma, per aiutare le organizzazioni di tutte le dimensioni a sviluppare, distribuire e gestire le applicazioni in modo più rapido e flessibile.
Quest’ultima espansione porta la piattaforma Anthos a supportare più tipi di workload, in più tipi di ambienti, in molte più località.
Anthos può aiutare concretamente le aziende a ridurre il rischio e la complessità della gestione dei carichi di lavoro tradizionali, e contribuire a eliminare costi superflui riducendo le inefficienze.
Big G aveva annunciato l’anno scorso la visione multi-cloud dell’azienda e presentato in anteprima Anthos su Aws. Ora, con il supporto di Anthos per il multi-cloud generalmente disponibile, le aziende potranno consolidare le operation on-premise, su Google Cloud e su altri cloud, a partire da Amazon Aws, e con il supporto per Microsoft Azure attualmente in anteprima.
Molti clienti, evidenzia Google Cloud, desiderano continuare a sfruttare i loro investimenti esistenti sia on-premise che in altri cloud, e avere un livello di gestione comune aiuta i team a fornire servizi di qualità tenendo basso l’overhead. Spesso i clienti preferiscono questa flessibilità anche per consentire ai propri team di lavorare su più piattaforme con la libertà dal lock-in che essa offre.
Che la propria organizzazione sia nativa digitale born-in-the-cloud o un’impresa tradizionale, può essere difficile gestire i carichi di lavoro in modo coerente e su vasta scala, sostiene Jennifer Lin. Ciò è particolarmente vero per le imprese tradizionali con molti workload legacy.
Con quest’ultima release, Google Cloud intende semplificare la gestione di diversi ambienti, con un supporto più profondo per le macchine virtuali, consentendo di estendere il framework di management di Anthos ai tipi di carichi di lavoro che costituiscono la maggioranza dei sistemi esistenti.
In particolare, Anthos ora consente di gestire due dei componenti più complessi dei carichi di lavoro tradizionali: la gestione delle policy e della configurazione e la gestione dei servizi su distribuzioni eterogenee.
Nel corso dell’anno, preannuncia inoltre Google Cloud, arriveranno ulteriori funzionalità nella piattaforma.