Dopo un anno di lavoro, e in tempo per abilitare le aziende in piena Fase 2 della crisi Covid-19, arriva la piattaforma Sesamo di ecommerce, che si propone di cambiare il paradigma del B2B online.
Non è un mistero come a livello globale Alibaba sia il player dominante nel mercato online B2B.
In questo contesto, i negozianti non fanno acquisti all’ingrosso come avviene tradizionalmente, ma fanno normali acquisti online.
Si tratta di un modello di business inesistente in Italia: le piattaforme che collegano fornitori e partite Iva si contano sulle dita di una mano.
Il motivo? Tempistiche di spedizione e prezzi non competitivi; si spende meno e si compera più velocemente in magazzino che non usando un marketplace online.
A Padova in pieno Coronavirus è stata per questo scopo fondata Sesamo, una start up dal management internazionale e dall’anima italiana che si è data due obiettivi: proporre i prezzi più bassi sul mercato e gestire le spedizioni più veloci nel segmento ecommerce B2B.
Il metodo è rivoluzionario per gli e-shop B2B: spazi di stoccaggio gestiti direttamente, merce di proprietà e una logistica integrata. È la definitiva rivoluzione nella digitalizzazione del business-to-business: il Veneto è in prima fila in questo processo, che porterà l’Italia a riorganizzare questo canale di vendita con un ecommerce più performante rispetto ai marketplace e aggregatori di vendite oggi esistenti.
I soci fondatori sono tre giovani manager quarantenni. A guidare il team, Bassel Bakdounes, di padre siriano ma cresciuto in Italia, founder di Velvet Media, agenzia di marketing che ha tra i propri core business la vendita on line: la sua azienda avrà il timone del progetto.
C’è poi Ken Zhao, di origini cinesi, vive nel Padovano: Ceo di Obor Group, gruppo internazionale composto da aziende dedicate al commercio a vari livelli, tra cui JG Europe di base a Carmignano di Brenta che si occupa di importazione e distribuzione di prodotti esteri e di esportazione di prodotti italiani.
Il terzo è Edwin Leusink, olandese che si occupa di business development e internazionalizzazione in Italia, Medio Oriente e Asia. Il progetto ha visto la collaborazione di importanti realtà del mondo del commercio elettronico, da citare la supervisione di Giovanni Cappellotto, guru dell’ecommerce italiano.