Google ha annunciato di aver reso più semplice, per chiunque disponga di un dispositivo Android, condividere la propria posizione utilizzando i Plus Code in Google Maps.
Ma, cosa sono i Plus Code? Per molte persone, dare il proprio indirizzo per un appuntamento o una spedizione o un’emergenza, è una cosa scontata. Ma non per tutti, e non in tutte le circostanze, è così.
Più di 2 miliardi di persone sul nostro pianeta, circa il 25 percento e più della popolazione mondiale, sottolinea Google, hanno un indirizzo che non è facile da individuare o non dispongono affatto di un indirizzo.
Per affrontare questa sfida Google ha progettato i Plus Code, che non sono nuovi, ma sono stati lanciati nel 2015.
Di cosa si tratta esattamente? I Plus Code sono semplici indirizzi digitali, facili da usare, derivati dalle coordinate di latitudine e longitudine. Possono essere utilizzati per identificare in modo univoco qualsiasi luogo, da una casa di campagna in una prateria a un piccolo negozio in una strada senza nome.
Un Plus Code è un semplice codice alfanumerico che può essere combinato con una località. Sembrano indirizzi normali, ma con un breve codice al posto di un nome di strada o un numero (ad esempio: “FWM8+V9, Ibadan, Nigeria” oppure “X4HM+3C, Il Cairo, Egitto”). Oppure, è possibile aggiungere l’area code al codice locale.
Gli utenti di Google Maps hanno familiarità con il punto blu che rappresenta la propria posizione corrente: ora basta toccare il punto blu per ottenere un Plus Code per la propria posizione corrente, che può poi essere condiviso con altre persone in modo facile e familiare.
Oltre che utilizzando il punto blu, è possibile anche trovare il Plus Code toccando e tenendo premuto sulla mappa per impostare un segnaposto nella posizione per la quale desideriamo un Plus Code.
A loro volta, i Plus Code sono ricercabili in maniera altrettanto semplice su Google Maps e persino su Ricerca Google, per identificare in modo univoco qualsiasi posto del pianeta.
Questi identificatori di posizione digitali sono gratuiti, disponibili offline e possono essere stampati su carta, poster e cartelli. La tecnologia per generare Plus Code, sottolinea Google, è inoltre open source, quindi chiunque può vedere come funziona e sviluppare le proprie applicazioni per qualsiasi caso d’uso.
La funzione per ottenere e condividere in modo semplice i Plus Code è in fase di roll-out con l’ultimo aggiornamento dell’app Android di Google Maps, in arrivo nelle prossime settimane.