Come in ufficio, e ancor più che in ufficio, nel proprio home office è opportuno allestire una postazione di smart working che risponda al meglio alle nostre esigenze, sia in termini tecnologici e di prestazioni, sia per quel che riguarda il comfort e il benessere: in questo, il monitor è un elemento cruciale e sul quale non conviene fare compromessi, in quanto l’esperienza visiva influisce molto sul benessere al lavoro.
Secondo uno studio di Hp, il 38% dei dipendenti considera un monitor esterno come uno strumento essenziale per lavorare da casa.
Se si lavora con un Pc desktop, un display è chiaramente indispensabile, ma anche se si utilizza un notebook, dotarlo di un monitor esterno può dare un contributo importante sia al benessere che alla produttività. Operare costantemente, per tutta la giornata lavorativa, solo sullo schermo del notebook può diventare frustrante.
Un monitor esterno, inoltre, consente non solo di avere una superficie di visione più ampia, ma anche di distribuire attività e documenti tra lo schermo integrato nel notebook e quello aggiuntivo. Una configurazione tipica è, ad esempio: la mail sullo schermo del notebook e l’area di lavoro sul display esterno.
Anche se si lavora con un computer fisso, quella del doppio monitor è una soluzione che molti preferiscono adottare. Oppure, uno dei trend degli ultimi anni è quello dei monitor ultra-wide, che consentono di lavorare con due pagine affiancate.
In casa, non di rado occorre prendere in considerazione anche i requisiti di spazio; i quali, comunque, possono spesso essere gestiti tramite prodotti progettati per questa esigenza e con una buona organizzazione degli spazi disponibili.
L’ottimizzazione degli spazi può riguardare tutti i componenti e gli accessori, cavi inclusi. In questo, la connessione USB-C, di cui sempre più monitor sono dotati, può essere una preziosa alleata, in quanto supporta la trasmissione di dati, video e alimentazione su un singolo cavo (ovviamente, come per ogni altra caratteristica, bisogna previamente verificare la compatibilità con i dispositivi che utilizziamo).
Le caratteristiche tecniche del display hanno naturalmente un’importanza chiave, ma anche il giusto posizionamento, soprattutto in relazione all’illuminazione dell’ambiente, ha un forte impatto sulle prestazioni del monitor, nonché sull’esperienza visiva e sul benessere della vista.
Ed è consigliabile prestare la massima attenzione all’ergonomia della postazione: in questo, giocano un ruolo importante le possibilità di regolazione del monitor e del suo supporto, soprattutto per quel che riguarda l’altezza, ma non solo.
AOC
AOC ha di recente lanciato i nuovi monitor della serie P2 per il business, che comprende un ventaglio di modelli con dimensioni del display da 21,5”, 23,8”, 27” e un ultra-wide da 34” con risoluzione 3440×1440 e pannello VA curvo (1500R); ad eccezione di quest’ultimo, tutti gli altri modelli sono dotati di pannelli IPS piatti. I prezzi variano dai 140 ai 470 euro, circa, a seconda del modello.
Alcuni modelli della serie P2 di AOC (24P2C e 27P2C) presentano una porta USB-C che permette un collegamento più semplice tramite un singolo cavo. L’interruttore KVM incluso in questi modelli consente inoltre all’utente di alternare tastiera e mouse tra due Pc (collegati tramite USB-C e uplink hub USB).
Apple
Il Pro Display XDR di Apple è un monitor professionale di fascia alta, sia per caratteristiche tecniche che per prezzo, che parte da 5.599,00 senza stand, con il Pro Stand regolabile in altezza, inclinazione e rotazione che costa altri 1.099 euro (ma c’è anche un adattatore VESA per circa 220 euro).
Si tratta di un monitor per i professionisti dell’immagine: video, fotografia, design, progettazione e animazione 3D; compagno ideale del Mac Pro di ultima generazione. Vanta un pannello LCD IPS da 32” con risoluzione Retina 6K di 6016×3384 e oltre 20 milioni di pixel, un’ampia gamma cromatica P3 e profondità colore a 10 bit, luminosità full-screen di 1000 nit e massima di 1600 nit, contrasto di 1.000.000:1.
Asus
Con un touch screen interattivo a 10 punti Full HD che offre immagini a risoluzione 1920 x 1080, lo ZenScreen Touch MB16AMT offre un’esperienza tattile precisa, reattiva e senza soluzione di continuità, che consente di modificare documenti, disegnare su diapositive o giocare con la punta delle dita. È compatibile con Windows 10 e consente di lavorare in modo più intelligente ed efficiente.
L’applicazione ZenScreen Touch consente di visualizzare e controllare il telefono Android utilizzando lo schermo più grande di ZenScreen Touch MB16AMT. Il display dotato di due altoparlanti e batteria integrata da 7800 mAh che garantisce fino a quattro ore di funzionamento con una sola carica. Dotato di connettività USB-C e micro-HDMI, ZenScreen Go MB16AMT consente di visualizzare contenuti da un’ampia gamma di dispositivi, inclusi computer portatili, smartphone, console di gioco e fotocamere, offrendo una visione più ampia per il lavoro o il gioco.
Grazie al software ASUS DisplayWidget, ZenScreen Touch MB16AMT è in grado di rilevare automaticamente il suo orientamento e di commutare il display tra la modalità orizzontale e verticale durante il collegamento al laptop. La modalità Paesaggio è ideale per presentazioni e fogli di calcolo, mentre la modalità Ritratto offre una visione perfetta di elementi come documenti, libri o siti web.
BenQ
Alla fine dello scorso anno anche BenQ ha lanciato un nuovo display professionale per i fotografi, il modello BenQ SW321C PhotoVue. Si tratta di un display UHD 4K da 32”, che fornisce il 99% di copertura dello spazio colore Adobe RGB, il 95% di quello DCI-P3/Display P3 e il 100% dell’sRGB, e con profondità di colore a 10 bit.
Oltre a display per i designer, il photo editing e la post-produzione video, BenQ propone anche linee business per le aziende e per la casa e l’ufficio. Inoltre, molti dei prodotti della casa integrano tecnologie e funzioni della soluzione Eye-Care di BenQ, progettate per migliorare il comfort visivo.
Dell
In occasione del Ces 2020, tra gli altri prodotti Dell ha lanciato anche diversi display professionali. Il Dell UltraSharp 43 4K USB-C U4320Q, con la possibilità di collegare fino a quattro Pc e visualizzare contemporaneamente il contenuto di ciascun computer, è indirizzato ai professionisti della finanza, agli ingegneri e non solo; è regolabile in altezza e può essere inclinato e ruotato lateralmente. Nella stessa linea, anche i Dell UltraSharp 27 4K USB-C Monitor (U2720Q) e Dell UltraSharp 25 USB-C Monitor (U2520D).
Tra gli altri display introdotti da Dell al Ces, ci sono i monitor delle serie P e E aggiornate (modelli P2421D/DC, P2720D/DC, E19/20/2220H e E24/2720H/HS), con dimensioni dello schermo che variano da 19” a 27” per soddisfare le esigenze più svariate di lavoro. Offrono risoluzioni potenziate (da FHD a QHD), connettività USB-C in alcuni modelli, nuove funzionalità multitasking e una migliore ergonomia per favorire la produttività.
Hp
Alla fine di maggio, insieme agli ultimi modelli di Pc portatili e desktop, Hp ha svelato anche tre nuovi monitor, la cui progettazione è incentrata sul benessere, sulla portabilità e sulla tecnologia wireless. La prima di queste novità riguarda in realtà una linea: quelli della serie E di HP sono monitor ergonomici con low-blue-light always-on e i primi a ricevere la certificazione TUV Low Blue Light Hardware Solution.
I display E-Series sono attesi per agosto, mentre per settembre dovrebbe essere disponibile anche il monitor portatile HP E14 G4, che offre la libertà di poter lavorare ovunque. Si tratta infatti di un monitor portatile da 14” che pesa solo 640g e ha uno spessore inferiore a 4,75 mm, il che lo rende più leggero del 36% e più sottile del 25% rispetto al modello precedente; presenta anche due porte USB-C.
Il modello HP U27 4K Wireless Monitor è invece un innovativo schermo per Pc con condivisione wireless 4K, per una connessione senza cavi.
Lg
Tra le soluzioni di smart working per organizzare al meglio il proprio home office, oltre ai notebook Lg gram, Lg propone il monitor UltraWide serie WL50S nelle varianti da 29 e 34 pollici. Il monitor Lg UltraWide può semplificare il multitasking e aumentare la produttività grazie al formato 21:9 che consente di controllare e monitorare diverse finestre in contemporanea e visualizzare parallelamente più applicazioni o lavorare a diversi progetti.
Il display UltraWide di LG presenta un pannello IPS e una risoluzione Full HD (2560×1080), con il 33% di pixel in più rispetto a un monitor Full HD 16:9 (1920×1080). È inoltre compatibile con il formato HDR e offre un angolo di visione ampio.
Msi
Il brand Msi è innegabilmente legato al gaming, ma non è solo gaming: nel computing, sia portatile che desktop, propone anche modelli workstation, professionali e per i content creator, e ciò avviene anche per i monitor.
Ad esempio con il monitor 4K PS321UR, presentato anch’esso al Ces 2020 e progettato per i creatori di contenuti che hanno bisogno di una risoluzione elevata e uno spazio di lavoro più ampio, per accrescere la produttività e l’agilità dell’attività multitasking.
Il display è equipaggiato con un pannello IPS con copertura del 100% sRGB e del 95% DCI-P3 e con certificazione HDR600. I monitor della serie PS321 sono forniti inoltre con Creator OSD, un nuovo pannello di controllo che consente ai professionisti di ottimizzare i profili colore, gestire lo spazio di lavoro e ottimizzare le funzionalità del sistema.
Samsung
Per una postazione di smart working in cui combinare le esigenze sia di un display ampio che di ottimizzazione dello spazio di lavoro, una soluzione interessante può essere quella del Samsung Space Monitor.
Questo monitor business presenta un design salva-spazio, grazie al profilo sottile e senza cornice su tre lati e al morsetto integrato nel supporto che riduce l’ingombro sulla scrivania rispetto a una base classica. Il supporto è regolabile in altezza (reclinandolo) e lo si può inclinare all’indietro quando serve più spazio libero sulla scrivania.
Per chi preferisce uno schermo curvo ultra-wide c’è invece il Samsung Monitor Curvo C34J791, un display da 34” in formato 21:9, con curvatura progettata per seguire quella naturale del campo visivo umano.
Disponibili su entrambi i modelli, la funzione Picture-by-Picture consente di visualizzare simultaneamente, sul display suddiviso a metà, i contenuti di due sorgenti, mentre con il Picture-in-Picture è possibile ridimensionare la seconda fonte fino al 25% dello schermo e posizionarla ovunque si voglia. Infine, il software Easy Setting Box di Samsung (per Windows) consente di suddividere lo schermo in più sezioni e organizzare le finestre, per un multitasking ancora più produttivo.