La società di Mountain View ha annunciato che Google Cloud VMware Engine è ora generalmente disponibile, per consentire alle aziende di migrare su Google Cloud le proprie applicazioni esistenti basate su VMware, senza soluzione di continuità, senza refactoring e senza necessità di riscriverle.
Al momento il servizio è disponibile nelle region us-east4 (Ashburn, Northern Virginia) e us-west2 (Los Angeles, California) degli Stati Uniti e Google Cloud ha già preannunciato che nella seconda metà dell’anno verrà esteso ad altre aree geografiche nel resto del mondo.
Google Cloud VMware Engine fornisce tutto il necessario per eseguire l’ambiente VMware in modo nativo in Google Cloud. Il servizio offre una piattaforma cloud ibrida VMware Cloud Foundation completamente gestita, comprese le tecnologie VMware vSphere, vCenter, vSAN, NSX-T e HCX, in un ambiente dedicato sull’infrastruttura ad alte prestazioni di Google Cloud, per supportare i carichi di lavoro enterprise di produzione.
Grazie a questo servizio, un’impresa può estendere o portare i propri carichi di lavoro on-premise su Google Cloud in pochi minuti, e senza modifiche, collegandosi a un ambiente VMware dedicato.
Google Cloud VMware Engine, sottolinea la società di Mountain View, è un’offerta first-party, interamente di proprietà, oltre che gestita e supportata da Google Cloud, che consente di migrare sul cloud senza attriti e senza il costo o la complessità del refactoring delle applicazioni.
Permette inoltre alle aziende di ridurre il carico operativo passando a un modello self-service e on-demand, mantenendo al contempo la continuità con gli strumenti, i processi e le competenze esistenti, e, in più, sfruttando i servizi di Google Cloud per potenziare l’ambiente VMware.
Google Cloud VMware Engine offre una user experience semplice: per avviare un’istanza completamente funzionante di Google Cloud VMware Engine bastano quattro clic dalla Google Cloud Console, assicura Big G.
Inoltre, il servizio è basato su un’infrastruttura ad alte prestazioni, affidabile e ad alta capacità, che offre un’esperienza VMware veloce e altamente disponibile, a un costo conveniente.
Oltre alle funzionalità native, sottolinea inoltre Google Cloud, gli utenti VMware apprezzano la piattaforma per il suo ricco ecosistema di terze parti per, ad esempio, il disaster recovery, il backup, il monitoraggio, la sicurezza o qualsiasi altra esigenza It. Poiché il servizio fornisce una piattaforma VMware nativa, è possibile continuare a utilizzare tali strumenti, senza modifiche.
Migrando la piattaforma VMware su Google Cloud tramite questo servizio, dunque, le aziende hanno la possibilità di conservare ciò che apprezzano del proprio ambiente applicativo on-premise e al contempo accedere ai servizi hardware e applicativi di prossima generazione.