La marcia di Huawei appare davvero inarrestabile, e neppure l’emergenza coronavirus e le sanzioni americane hanno impedito al gigante cinese di superare Samsung e issarsi al primo posto come produttore mondiale di smartphone.
Infatti, nel secondo trimestre 2020 Canalys riporta che Huawei ha consegnato globalmente 55,8 milioni di device, il 5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma Samsung ha avuto una performance molto peggiore: 53,7 milioni di smartphone ed un calo percentuale di ben il 30%.
In un contesto mondiale drammaticamente impattato da Covid-19, sono sopratutto i mercati interni a supportare le vendite. Facile immaginare l’enorme potenziale espresso in questo senso dalla Cina.
Mo Jia, analista di Canalys, ha sottolineato l’importanza di questo risultato per Huawei, ma al tempo stesso ha ammonito sulle probabilità che il produttore cinese riesca a mantenere questo posizione anche nel medio periodo: la ripresa dell’economia globale inizia a farsi sentire, e la sola forza del mercato interno cinese non sarà sufficiente a garantire a Huawei la posizione di leadership appena conquistata. Per questo, continua l’analista, Huawei sta cercando di ottenere il massimo consenso e fiducia di consumatori e partner cinesi, per garantirsi una base solida più ampia possibile almeno nel mercato interno.
Anche sulla guerra commerciale Cina-Stati Uniti, di cui Huawei è uno dei molti fronti, incombe lo spettro della elezione presidenziale americana di Novembre. Il risultato elettorale potrebbe avere una importanza decisiva anche per il futuro di Huawei