Google Cloud ha lanciato Cloud SQL Insights, uno strumento semplice e aperto che aiuta gli sviluppatori a comprendere e risolvere rapidamente i problemi di prestazioni del database su Cloud SQL.
Insights è progettato utilizzando standard aperti, con visualizzazioni di elevata qualità e pensando alle architetture moderne quali i microservizi, ed è al momento disponibile per Cloud SQL per PostgreSQL.
I team di sviluppo di applicazioni, mette in evidenza Google Cloud, rilasciano funzionalità a una velocità mai vista prima. Quello che una volta era un evento che aveva luogo poche volte all’anno è passato a un modello DevOps con più rilasci alla settimana, o anche diverse volte al giorno. Inoltre, ci sono più utenti di applicazioni sparsi in tutto il mondo, che spingono continuamente i carichi di lavoro sulle app. Quando sorgono problemi di performance, spesso è il database la causa principale.
Con DevOps, l’ownership dell’intero ciclo di vita dello sviluppo è passata quasi del tutto agli sviluppatori di software. Tuttavia, per le prestazioni del database gli sviluppatori potrebbero non avere le competenze o gli strumenti per risolvere i problemi da soli.
Se si rivolgono ai DBA per un aiuto, è probabile che scoprano di ritrovarsi in coda ad aspettare il loro turno. I DBA, sottolinea Google, sono diventati una risorsa non sufficientemente numerosa praticamente in ogni organizzazione. Problemi urgenti di performance nelle applicazioni in produzione potrebbero così rimanere irrisolti, lasciando i clienti a dover fronteggiare un’esperienza scadente.
Google Cloud SQL Insights aiuta gli sviluppatori ad affrontare in modo autonomo i problemi di prestazioni dei database, consentendo un’iterazione più rapida delle applicazioni e liberando i DBA per compiti più strategici.
Insights, ha spiegato Google Cloud, completa gli strumenti APM e di osservabilità esistenti: fornisce metriche e informazioni sul database attraverso l’open standard OpenTelemetry e Cloud Monitoring e Cloud Trace. Ciò rende facile fare il tracciamento end-to-end nei propri strumenti esistenti e fornisce una visione completa degli ambienti, dall’applicazione al database.