Un numero crescente di sviluppatori sta decidendo di costruire le proprie applicazioni sulla piattaforma Cloudflare Workers, ha sottolineato lo specialista nella protezione dei siti web.
Cloudflare Workers è una piattaforma che fornisce – tra le numerose funzionalità – un deployment rapido su un network globale, un’elevata scalabilità e la flessibilità di JavaScript.
Per la gestione dei dati, Cloudflare ha messo in atto per Workers una strategia in tre parti.
La prima è rappresentata dal fornire soluzioni di prima parte progettate per scalare, come Workers KV, per lo storage serverless, e Durable Objects.
La seconda: supportare una vasta gamma di database NoSQL che si connettono via HTTP e iniziare a costruire connessioni ai dati dove essi vivono, mediante Database Connectors (di cui parliamo più avanti).
Infine, collaborare con le aziende leader nelle soluzioni per i dati, per portare le loro funzionalità sulla piattaforma Cloudflare Workers.
Nell’ambito di questa strategia per i dati, l’azienda ha ora annunciato che – oltre ai partner esistenti Fauna e Macrometa – Cloudflare Workers ha aggiunto il supporto per Prisma e MongoDB Atlas.
Si tratta di due data platform che sono molto apprezzate e richieste dagli sviluppatori, ha sottolineato Cloudflare.
Prisma è un object relational mapper (ORM) moderno che porta il supporto per Postgres, SQL Server e MySQL tramite il suo client Prisma, mentre MongoDB è in cima alla lista delle integrazioni più richieste dagli utenti di Cloudflare Workers.
Entrambi i client – ha specificato Cloudflare – sono disponibili dai rispettivi autori: Realm per MongoDB e Prisma per Prisma.
Sul sito di MongoDB è anche disponibile un’applicazione demo, creata in collaborazione con Cloudflare, con cui gli sviluppatori possono sperimentare l’integrazione.
Prisma si integra con Cloudflare Workers tramite Prisma Data Proxy. Dopo averlo impostato, lo sviluppatore può importare il client Prisma nel proprio script e definire uno schema per iniziare a usare qualsiasi database supportato.
I Database Connectors di Cloudflare Workers
Le novità che riguardano i dati non finiscono qui e si estendono anche a un’altra tra le richieste principali degli sviluppatori che usano Cloudflare Workers: i database relazionali.
Cloudflare sta infatti facendo un primo passo in questa direzione annunciando un inizio di supporto per i database relazionali, compresi Postgres e MySQL, da Workers.
È ancora un lavoro in corso, su cui Cloudflare ha intenzione di coinvolgere gli sviluppatori stessi. Infatti, ha messo in evidenza l’azienda, le connessioni al database serverless sono difficili da supportare per diverse ragioni.
I database hanno esigenze rigorose e spesso richiedono connessioni TCP, mentre il runtime di Workers attualmente non supporta le connessioni TCP, quindi è possibile supportare solo database basati su HTTP o proxy.
Oltre alla connessione, gli sviluppatori usano librerie client per i database per rendere facile l’invio di query e la gestione delle risposte. Poiché il runtime di Workers non è interamente compatibile con Node.js, Cloudflare doveva o rilasciare la propria libreria o trovarne una che non usasse librerie integrate non supportate.
Infine, spesso ci vogliono librerie esterne per gestire le connessioni condivise tra un application server e un database, poiché queste connessioni tendono ad essere costose da stabilire.
L’approccio di Cloudflare ha consentito di gettare le basi per affrontare ciascuna di queste sfide in modi creativi in futuro: l’azienda ha descritto i contenuti tecnici nel blog ufficiale.
Inoltre, Cloudflare ha pubblicato un tutorial Postgres consultabile online.
E, soprattutto, ha dato agli utenti di Cloudflare Workers la possibilità di compilare un form per richiedere l’accesso anticipato a Database Connectors, i connettori che consentiranno agli sviluppatori di interrogare un database Postgres o MySQL dalla piattaforma.