Tempestìve, il cui payoff recita “The fastest way to your business digital innovations”, è un’azienda di information technology che ha l’obiettivo di realizzare soluzioni tecnologicamente avanzate per rispondere alle esigenze quotidiane delle aziende, che spaziano dall’internet of things all’enterprise asset management, dalla realtà aumentata alla creazione e integrazione di software e applicazioni, fino alla consulenza sistemistica e strategica per la digitalizzazione dei processi. Abbiamo intervistato Massimo Santin, fondatore e CEO di Tempestive.
LE INTERVISTE DI 01NET – SYSTEM INTEGRATOR
Cosa fanno? Come lo fanno? Con quali strumenti e per chi? 01Net esplora il mondo dei system integrator con una serie di interviste ai loro manager per cercare di capire qual è il loro ruolo attuale nel panorama italiano e come si evolverà nel tempo la loro offerta.
Scattiamo una fotografia a Tempestive?
L’azienda nasce, come Santin e Associati, 23 anni fa dalla esp
erienza pregressa di consulenti esperti che decidono di creare qualcosa assieme per rispondere alla velocità di mutazione del mercato. Nel 2011 cambia nome in Tempestive e si sposta nel Polo Tecnologico di Pordenone. Nel 2018 diventa una società per azioni. Il fatturato di base è sempre in crescita costante così come l’aumento del numero di dipendenti.
I dipendenti hanno una età media molto bassa. Le competenze possedute, sia sulle tecnologie sia sui processi di gestione, sono in costante aggiornamento.
Come si articola in dettaglio la vostra attività di system integrator?
Come system integrator operiamo in molti settori che possono anche sembrare molto diversi tra loro ma che hanno una serie di caratteristiche comuni. Questo è reso possibile da un approccio di progettazione mirato ai servizi e ai processi.
Questo è particolarmente importante dato che un buon system integrator deve poter conoscere come il cliente dovrà operare. Servizi e processi sono la chiave per questa comprensione.
Gli strumenti utilizzati sono diversi ma si basano su modelli e tecnologie oramai consolidate come BPM, KM, SOA, groupware e collaborazione, soluzioni componibili, java, .net.
Il ruolo di un system integrator diventa sempre più importante man mano che la tecnologia evolve. E la richiesta di servizi per le aziende dovrebbe essere aumentata esponenzialmente alla luce delle tematiche legate a Industria 4.0, IIoT, cloud, e così via. È davvero così? Qual è il livello di maturità tecnologica delle aziende italiane?
Di questo ne siamo convinti da sempre ed è il motivo della nascita di questa nostra azienda. Il punto è riuscire a far fare un salto di qualità e consapevolezza a tutto il mercato. IoT, come l’EAM, è un settore dove si fa la differenza. La maturità tecnologica è, noi pensiamo, un di cui della maturità “gestionale” e “strategica” dell’azienda.
Parlare con il livello CxO e con il livello operativo e tenere allineati obiettivi, visione e soluzione tecnologica è la cosa più importante. Noi aiutiamo le aziende nostre clienti a farlo.
Quali sono le possibili evoluzioni future delle tecnologie di cui vi occupate e come avete intenzione di muovervi per rimanere sempre al passo con i tempi, anche anticipando le esigenze dei clienti?
Le aziende saranno sempre più “sparse” (il Covid ha accelerato questo fenomeno) ed interconnesse tra loro fino a formare dei “conglomerati”, delle vere e proprie aziende componibili a domanda.
La riduzione della distanza delle filiere, che secondo noi ci sarà, spingerà ancora più questa cosa per motivi di efficienza e di vicinanza culturale tra le stesse aziende. Questo incrementerà ancora di più l’integrazione fra le applicazioni e le macchine ma anche l’integrazione tra le organizzazioni e le persone. Ci aspettiamo un aumento esponenziale della connettività non solo tecnica ma gestionale e personale. In fondo ci stiamo muovendo verso una Società 5.0 a rapidi passi.