L’edizione 2022 del Data Breach Investigations Report di Verizon analizza un anno senza precedenti nella storia della sicurezza informatica e fa luce su alcune delle principali questioni che interessano il panorama internazionale della cybersecurity.
Particolarmente allarmante è il fatto che gli attacchi ransomware sono notevolmente aumentati con un incremento pari al 13% in un solo anno, una crescita maggiore rispetto agli ultimi cinque anni messi insieme.
Mentre i criminali cercano di sfruttare forme sempre più sofisticate di malware, il ransomware continua a rivelarsi particolarmente efficace nello sfruttamento e nella monetizzazione dell’accesso illegale alle informazioni private.
Anche la criminalità organizzata continua a essere una forza pervasiva nel mondo della sicurezza informatica. Circa 4 violazioni su 5 possono essere attribuite al crimine organizzato, e gli attori esterni risultano essere circa quattro volte più propensi a causare violazioni in un’organizzazione rispetto agli attori interni.
Le crescenti tensioni geopolitiche stanno anche portando a una maggiore sofisticatezza, visibilità e consapevolezza sugli attacchi informatici legati agli stati nazionali.
Per molte aziende, l’ultimo anno è stato dominato anche dai problemi della catena di approvvigionamento e questa tendenza si è riflessa anche nel panorama della sicurezza informatica.
Il 62% degli incidenti di System Intrusion si è verificato tramite il partner di un’organizzazione. La compromissione del partner giusto è un moltiplicatore di forza per i criminali informatici e mette in evidenza le sfide che molte organizzazioni devono affrontare per proteggere la propria catena di approvvigionamento.
Parlando nel dettaglio dell’elemento umano, le persone rimangono – di gran lunga – l’anello più debole nelle difese della sicurezza informatica di un’organizzazione, mette in evidenza Verizon.
Il 25% delle violazioni totali rilevate nel report 2022 è stato il risultato di attacchi di social engineering e, se si aggiungono l’errore umano e l’uso improprio, l’elemento umano rappresenta l’82% delle violazioni analizzate nell’ultimo anno.
Hans Vestberg, CEO e Presidente di Verizon, ha affermato: “Negli ultimi anni, la pandemia ha messo in luce una serie di criticità che le aziende sono state costrette ad affrontare in tempo reale. Ma in nessun ambito, la necessità di adattarsi è più importante che nel mondo della sicurezza informatica.
Mentre continuiamo ad accelerare verso un mondo sempre più digitalizzato, soluzioni tecnologiche efficaci, solide strutture di sicurezza e una maggiore attenzione all’istruzione contribuiranno a garantire che le aziende rimangano al sicuro e che i clienti siano protetti“.
Dave Hylender, autore principale del DBIR, ha commentato: “Giunto alla sua 15ª edizione, il Data Breach Investigations Report di Verizon rimane la massima autorità in termini di valutazione delle numerose minacce alla sicurezza informatica che le organizzazioni continuano a dover affrontare. E mentre il rapporto si è evoluto, i fondamenti della sicurezza rimangono gli stessi.
Bisogna valutare la propria esposizione, mitigare il rischio e prendere le misure appropriate. Come spesso accade, partire da basi solide è il fattore più importante per il successo“.
Il DBIR 2022 – la 15ª edizione del report – ha analizzato 23.896 incidenti di sicurezza, di cui 5.212 sono state violazioni confermate. I dati sono stati raccolti da 87 contributor, sia nazionali che internazionali, che includono forze dell’ordine e studi legali e forensi, centri CERT e ISAC fino ad agenzie governative di diversi paesi.
La versione completa e l’executive summary del Data breach Investigations Report 2022 sono disponibili sul sito Verizon, nella pagina dedicata al DBIR, dov’è possibile trovare la lista completa di tutti i webinar e gli eventi su questo tema.