Abbiamo intervistato Andrea Ferro, VP EMEA Technology Application and Market Development di Vertiv, sull’importante tema della sostenibilità e dell’efficienza energetica.
Analizziamo con Vertiv i principali trend, approcci tecnologie e strategie nell’ambito delle infrastrutture It e dei data center.
Quali sono i key trend in Italia in tema di sostenibilità ed efficienza energetica?
Nel corso di questi ultimi anni, in Vertiv ci siamo focalizzati molto sul raggiungimento di obiettivi legati alla sostenibilità e all’efficienza energetica. In particolare, con l’implementazione del cloud computing e del 5G, è diventato prioritario per i provider di data center riuscire a contenere i significativi aumenti del consumo energetico.
La sfida principale consiste quindi nel rendere le infrastrutture critiche più sostenibili senza intaccarne l’efficienza operativa. Per questo motivo è necessario adottare nuovi approcci, tecnologie e strategie che consentano di implementare soluzioni energetiche efficienti, riducendo drasticamente l’emissione di CO2 attraverso una corretta generazione, stoccaggio e gestione dell’energia.
A dicembre dello scorso anno in Vertiv abbiamo condotto una ricerca che individua i principali trend per i data center nel 2022. Tra questi rientrano anche diverse misure volte a promuovere il tema della sostenibilità e a contrastare la crisi climatica.
Di fatto, si riconosce la relazione tra la disponibilità delle risorse e l’aumento dei costi, nonché il fatto che, nel prossimo futuro, gli effetti degli eventi meteorologici straordinari legati al cambiamento climatico influenzeranno le decisioni su dove e come costruire nuovi data center e reti di telecomunicazione.
Questi eventi climatici straordinari guideranno la realizzazione di sistemi infrastrutturali più solidi in tutti gli ambienti Ict, che dovranno essere attentamente allineati con gli obiettivi di sostenibilità.
Anche altri fattori, tra cui l’affidabilità e l’accessibilità della rete, le variazioni del clima a livello regionale, la disponibilità di acqua e di energia rinnovabile e sostenibile generata localmente, e i vincoli che limitano la produzione di energia e la quantità di elettricità destinata ai data center, giocheranno un importante ruolo nel processo decisionale.
Nel 2022, gli operatori dei data center e di telecomunicazioni si stanno facendo promotori di analisi e soluzioni per gestire efficacemente tutti questi aspetti e le immancabili questioni legate alla latenza.
Quali sono le evoluzioni dei data center, oggi ancora troppo energivori?
Come ho già anticipato, la missione di Vertiv parte dalla mediazione fra la necessità del data center moderno di essere efficiente, e quella della gestione dei consumi energetici, senza che quest’ultima vada a discapito del servizio che viene erogato al cliente. La continuità di servizio è ovviamente imprescindibile, ma bisogna ottenerla riducendo l’impatto sull’ambiente, consumando quindi energia in maniera più responsabile e intelligente.
Raggiungere questa mediazione virtuosa richiede la compartecipazione di diversi fattori, tra cui l’utilizzo di prodotti a elevata efficienza energetica e la customizzazione delle soluzioni e dei servizi che considerino i trend di mercato e soprattutto le specifiche esigenze del cliente per offrire una soluzione su misura.
Attualmente, per riuscire a mantenere il passo con la digital transformation e supportare l’implementazione di nuove tecnologie, si sta confermando la tendenza alla progettazione di data center sempre più grandi per rispondere alla crescente domanda di elaborazione. Chiaramente tutto questo comporta la realizzazione di centri di elaborazione dati scalabili e modulari che si sviluppano a step.
Nello specifico stiamo parlando di soluzioni che non vengono installate all’interno della sala server, ma vengono collocate fisicamente all’esterno del data center, assicurando così una maggiore velocità di implementazione e una minore occupazione di spazio prezioso all’interno della sala.
Data center più grandi, infatti, richiedono anche macchine per il condizionamento più grandi. Ci sono soluzioni esterne disposte nel corridoio di servizio perimetrale, che offrono anche il vantaggio di una maggiore velocità nelle operazioni di manutenzione, sempre garantendo continuità di servizio.
Ci sono poi soluzioni integrate all’interno dell’infrastruttura stessa, e si vedranno sempre più opzioni che sfruttano acqua refrigerata prodotta da un chiller per raffreddare l’aria che viene convogliata nella sala server, così come quelle di Liquid Cooling sfruttate non come soluzione unica, ma in affiancamento ad altre.
Quali sono le aree applicative oggi più attente al tema della sostenibilità?
Negli ultimi due anni la pandemia ha messo a dura prova la continuità del business di molti settori e ha contribuito a sovraccaricarne altri. Tra quest’ultimi rientra a pieno titolo quello sanitario, che ha dovuto rispondere a un aumento della domanda di servizi di emergenza con la pressione di dover garantire la continuità dei propri servizi e la loro efficacia. Tutto questo, accanto all’implementazione di nuove soluzioni tecnologiche, tra cui la telemedicina, richiede un consumo energetico non indifferente.
Per far fronte a queste nuovi bisogni, evitando al contempo tempi di inattività e rispettando le nuove normative legate alla sostenibilità, stiamo registrando da parte del settore sanitario una progressiva adozione di soluzioni di continuità elettrica come l’Ups Vertiv Edge Lithium-Ion.
Quest’ultimo è ideale anche per siti di edge computing e altri settori verticali come quello bancario, dall’education, del retail sino ad arrivare alla pubblica amministrazione.
I vantaggi sono molteplici, le batterie agli ioni di litio richiedono meno manutenzione e sono quindi una scelta ideale per le implementazioni ai margini della rete. Rispetto alle batterie al piombo acido regolate da valvole (VRLA), le batterie agli ioni di litio hanno una durata fino a 3 volte superiore, il che ottimizza il Total Cost of Ownership (TCO). Inoltre, sono più efficienti anche a temperature elevate, sono più piccole, più leggere e offrono un’autonomia maggiore rispetto alle batterie VRLA utilizzate per i sistemi UPS di queste capacità.
Le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale possono aiutare le imprese nel rispetto dell’ambiente?
Spesso, quando si parla di sostenibilità si fa riferimento all’impatto negativo delle tecnologie sul mondo circostante. Eppure, credo che se ci soffermassimo sull’uso che si fa di determinate innovazioni rispetto alle loro potenzialità, appare evidente che tutto dipende da come noi scegliamo di agire.
Infatti, nel campo dell’Internet of Things e dell’intelligenza artificiale ci sono tante tecnologie che, se usate correttamente, possono aiutare le aziende ad aumentare i livelli di sostenibilità ambientale dei loro processi.
Nello specifico l’IoT assume un ruolo di primo piano nell’ambito dell’efficientamento energetico, volto a ridurre l’impatto ambientale e i costi senza pregiudicare il business, come sottolinea un recente rapporto IEA. L’industria del settore può dare il suo contributo alla salvaguardia dell’ambiente adottando approcci e processi più flessibili, come ad esempio lo spostamento dei carichi di lavoro tra accumulatori che utilizzano diverse fonti di energia, rinnovabili e tradizionali.
Su questa scia, ultimamente ci si sta muovendo per diffondere le “reti elettriche intelligenti”, meglio note come Smart Grid. Questi sistemi di condivisione dell’energia si fondando sull’unione tra i sensori connessi dell’IoT e alla flessibilità dell’intelligenza artificiale.
Ad aprile dello scorso anno, abbiamo presentato la funzionalità per il supporto dinamico della rete per il gruppo di continuità (UPS) Vertiv Liebert EXL S1, che, abbinato all’armadio batterie agli ioni di litio Vertiv HPL, rappresenta la prima soluzione integrata proposta da un singolo vendor che combina supporto di rete, UPS e batterie agli ioni di litio. Questa soluzione consente alle industrie più energivore di utilizzare i sistemi UPS in modo proattivo.
Le fonti di energia rinnovabili stanno guadagnando terreno rispetto a quelle convenzionali, ma presentano ancora criticità in termini di stabilità. Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale e riduzione dei costi che tutti auspicano sono quindi necessari nuovi sistemi di accumulo.