Kandji, società specializzata in soluzioni MDM Apple che combinano gestione e sicurezza dei dispositivi, ha annunciato le ultime innovazioni sviluppate per potenziare i team tecnologici e di sicurezza attraverso la piattaforma Device Harmony.
L’ultima release di Kandji – sottolinea l’azienda – semplifica i flussi di lavoro della gestione dei dispositivi e apporta miglioramenti critici alla sicurezza e alla user experience per rafforzare la gestione complessiva e la sicurezza delle organizzazioni Apple-driven, consentendo ai team IT e InfoSec di collaborare senza soluzione di continuità per mantenere gli utenti Apple enterprise sicuri e produttivi.
Le nuove funzionalità annunciate supportano una serie di requisiti per la gestione dei dispositivi, la sicurezza e l’esperienza utente, ampliando in modo significativo le possibilità di gestione degli endpoint aziendali Apple.
Tra le nuove funzionalità per il flusso di lavoro di gestione dei dispositivi evidenziate da Kandji c’è innanzitutto l’applicazione più rapida delle configurazioni e la ricezione di dati in tempo reale dai dispositivi con Declarative Device Management (DDM).
Questo aggiornamento modifica le policy dei codici di accesso per iOS e iPadOS in modo che vengano applicate utilizzando le dichiarazioni di configurazione anziché un profilo di configurazione legacy. Kandji ha sottolineato che continuerà a incorporare il declarative management man mano che Apple passa dai configuration profile alle moderne configuration declaration.
L’update, poi, rende possibile rintracciare i dispositivi iPhone e iPad smarriti con la modalità Lost. I clienti di Kandji possono rintracciare immediatamente i dispositivi iPhone e iPad persi, senza richiedere iCloud, i servizi di localizzazione o qualsiasi azione da parte dell’utente.
La Lost Mode di Kandji integra le funzionalità Lost Mode fornite dal framework MDM di Apple con ulteriori automazioni. Consente ai professionisti del device management di proteggere i dati aziendali e di rintracciare i dispositivi smarriti, avvisando l’amministratore se il dispositivo si sposta di oltre 50 metri e attivando automaticamente la Lost Mode in caso di reset. Una serie di altre funzioni rendono questa funzionalità un must per le organizzazioni che fanno affidamento sui dispositivi iPhone e iPad, sostiene Kandji.
Tra gli altri miglioramenti, la flessibilità avanzata per gli amministratori con gli User Attributes nelle Assignment Rules: Kandji offre ora un profondo livello di flessibilità quando si tratta di mettere a punto la logica dei Blueprint.
Gli admin possono ora utilizzare gli attributi dei reparti, dei gruppi di utenti o del titolo di lavoro, come definiti con il loro identity provider, per determinare se il Blueprint deve distribuire un determinato Library Item a un dispositivo specifico. Ciò consente a un singolo Blueprint di adattarsi alle esigenze degli utenti in tutta l’organizzazione, riducendo il numero di Blueprint di cui fare manutenzione.
Per quanto riguarda i miglioramenti alla sicurezza dei dispositivi, Kandji evidenzia in primo luogo lo Zero-Trust con l’integrazione di Okta Device Trust. Basata su Okta Identity Engine, questa integrazione garantisce che solo i dispositivi gestiti possano accedere alle applicazioni protette da Okta. L’integrazione di Kandji si applicherà anche ad altri prodotti Okta, annuncia l’azienda, come l’autenticazione passwordless tramite FastPass.
Inoltre, l’aggiornamento semplifica la sicurezza del login del Mac con il supporto di Kandji Passport per Google Workspace. Passport supporta ora Google Workspace come identity provider (IdP) e consente di utilizzare le credenziali di Google Workspace per accedere ai computer Mac.
Infine, anche la user experience del device management beneficia di alcuni miglioramenti.
Le organizzazioni possono fornire agli utenti link alle risorse utili tramite Bookmark nell’app Self Service di Kandj. In questo modo l’app Self Service diventa l’unico luogo in cui gli utenti di Mac, iPhone e iPad possono trovare tutte le risorse fornite dal team IT, tra cui app, script e collegamenti utili.
Le nuove aggiunte alla barra dei menu di Kandji includono un modulo per collegarsi al Self Service, un pulsante per aggiornare tutte le app, prompt organizzati che forniscono un quadro chiaro delle azioni richieste e un nuovo pulsante che consente agli utenti di applicare una patch a tutti i software che necessitano di aggiornamenti con un solo clic.
La nuova generazione di Managed OS per Mac include una completa riscrittura della sua architettura, studiata per sfruttare appieno il framework MDM di Apple e la nuova piattaforma di comunicazione in tempo reale di Kandji tra il Kandji Agent e il server.
I nuovi prompt di aggiornamento avviati dall’utente – sottolinea infine l’azienda – saranno utili anche nei casi limite in cui il Mac non riesce ad aggiornare tramite i comandi MDM. In questo modo si ottengono aggiornamenti e upgrade del sistema operativo più rapidi e resilienti agli errori.