La situazione economica globale, in cui i costi dell’energia stanno giocando un ruolo centrale, impone scelte strategiche non semplici per il settore ICT. La posto in gioco è altissima: il futuro del Paese dipende in larga parte dalla capacità di affrontare trasformazione digitale e transizione ecologica nel modo più efficiente possibile. Ne parliamo con le realtà leader di mercato, affrontando con loro le tematiche più calde.
Alle nostre domande risponde Matteo Mille, Chief Marketing and Operations Officer di Microsoft Italia.
Come pensate di coniugare le esigenze di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e costante crescita di potenza di calcolo richiesta?
Le imprese hanno acquisito sempre più consapevolezza sulla necessità di agire come cittadini responsabili, guidando la crescita del territorio in cui operano e generando un impatto positivo non solo economico sul proprio business ma anche sociale e ambientale.
La ESG – vale a dire la Environmental and Social Governance – sta guidando una nuova modalità di fare impresa, più attenta all’ambiente e all’equità sociale. Il digitale è un grande abilitatore del cambiamento e una leva strategica per raggiungere risultati concreti in questo senso.
Con The European House of Ambrosetti abbiamo condotto una ricerca su questo tema e sull’impatto che il digitale può avere nel promuovere una crescita più sostenibile, da tutti i punti di vista. È stato calcolato che entro il 2030 il digitale contribuirà ad abbattere fino al 10% delle emissioni rispetto ai livelli del 2019, circa 37 milioni di tonnellate di CO2 annue.
Come Microsoft, il nostro impegno sui temi della sostenibilità è duplice e prevede da un lato un piano di riduzione del nostro impatto ambientale – l’azienda si è posta infatti l’obiettivo a livello globale di diventare carbon negative entro il 2030 e di compensare tutte le emissioni dalla sua fondazione entro il 2050 – e una riduzione delle emissioni indirette, ovvero quelle dei partner e fornitori, dall’altro, l’introduzione di soluzioni e iniziative volte ad aiutare imprese, enti e associazioni ad evolversi in modalità green.
Quella della sostenibilità ambientale è una sfida fondamentale per il rilancio delle nostre aziende e dell’intero Paese. Per questo anche sul fronte sostenibilità il cloud rappresenta uno strumento abilitante e consente di accelerare la crescita del business in maniera sostenibile.
I servizi cloud di Microsoft possono infatti rappresentare un’alternativa carbon-neutral e fino al 93% più efficiente rispetto a servizi basati su data center privati. Gli stessi data center Microsoft – tra cui il primo presto disponibile in Italia – sono progettati secondo logiche di sostenibilità e circular economy: a livello globale riutilizzano il 78% dei componenti a fine vita e il restante 22% dei materiali è riciclato.
Inoltre, la piattaforma Microsoft Cloud for Sustainability è uno strumento progettato per aiutare le aziende a misurare, comprendere e controllare le proprie emissioni di carbonio, fissare obiettivi di sostenibilità e intraprendere azioni misurabili. Un esempio virtuoso di questo strumento è rappresentato dall’esperienza di Maire Tecnimont, che permette di illustrare la portata strategica dell’innovazione a supporto degli obiettivi di sostenibilità delle aziende. In linea con il proprio piano di azione verso la carbon neutrality, la società di ingegneria dedica grande attenzione alla misurazione delle fonti emissive di CO2 e ha scelto di adottare Microsoft Sustainability Manager, una soluzione parte della piattaforma Microsoft Cloud for Sustainability che offre una risposta integrata alla gestione dei dati ambientali, automatizzando i processi manuali, abbattendo i silos informativi e permettendo alle organizzazioni di registrare, segnalare e ridurre le emissioni in modo più efficiente.
La soluzione consente a Maire Tecnimont di raccogliere dati in modo organico da una varietà eterogena di fonti, di calcolare le emissioni di CO2 con librerie e modelli di calcolo sia standard, sia personalizzati, di produrre report in tempo reale monitorando l’impatto ambientale su cruscotti di business intelligence sempre aggiornati.
Dall’approvazione definitiva del PNRR è trascorso oltre 1 anno. Ad oggi quali risultati ha prodotto sulla trasformazione digitale dell’Italia, e quali sono le prospettive?
L’Italia è sempre stata in ritardo rispetto agli altri Paesi europei in termini di investimenti nel digitale. Negli ultimi 2-3 anni stiamo però assistendo a una forte accelerazione. Le organizzazioni hanno compreso come il digitale possa essere una leva di crescita e di competitività, in grado di migliorare i processi di produzione e supply chain e la produttività ma anche ottimizzare i consumi, elemento quanto mai cruciale.
I fondi del PNRR destinati al digitale sono una straordinaria opportunità che le aziende devono poter cogliere. Mi riferisco soprattutto alle PMI che più di tutte hanno la necessità di modernizzarsi. Per beneficiare al massimo degli investimenti e trarre il massimo beneficio dai fondi, le piccole e medie imprese, che rappresentano il vero il tessuto economico del nostro territorio, hanno bisogno di linee guida che le aiutino a orientarsi tra le possibilità aperte come le facilitazioni fiscali e finanziarie previste a sostegno degli investimenti in beni tecnologicamente avanzati, ricerca e formazione 4.0.
Con Unicredit per esempio abbiamo avviato il progetto Together4Digital, ovvero un piano strutturato per sostenere e formare le imprese, fornendo loro competenze, tecnologia, strumenti per una crescita sostenibile, digitale e finanziaria. È un momento di grandi opportunità per le nostre aziende.
Mai come oggi investimenti e progettualità incidono in modo determinante sul futuro di ogni organizzazione. Quanto sentite vostro il ruolo di partner tecnologico dei vostri clienti?
Per le aziende è fondamentale scegliere e potersi affidare a partner in grado di supportare i loro obiettivi di business, soprattutto in un momento di grande pressione e incertezza come quello attuale, in cui investimenti e nuovi progetti possono fungere da propulsore per accelerare la crescita.
In Microsoft siamo consapevoli del ruolo chiave che le nostre tecnologie, le soluzioni e le competenze dei team rappresentano per i nostri clienti e vediamo in qualsiasi progetto un’opportunità per dare l’impulso a tutto il sistema Paese, che attraverso l’investimento di piccole, medie e grandi imprese in tecnologie e in progetti di digitalizzazione, percorre il proprio percorso di trasformazione digitale.
Grazie alle nostre soluzioni cloud sempre più verticali siamo in grado di rispondere alle esigenze specifiche dei nostri clienti. Inoltre, con la preziosa collaborazione della nostra rete di partner che ogni giorno lavorano con noi, sappiamo di poter rappresentare un valido supporto nel percorso di digitalizzazione e innovazione delle aziende italiane.
È per questo che abbiamo dato il via all’iniziativa “Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance”, un nuovo progetto che vede protagonista il nostro ecosistema di partner in prima linea nello sviluppo della prossima regione Data Center italiana. L’iniziativa, che conta già oltre 10 partner, punta ad accelerare la trasformazione digitale del Paese, supportando le organizzazioni pubbliche e private nel percorso di innovazione, grazie a servizi cloud locali, risorse e competenze mirate, in grado di sfruttare anche gli investimenti del PNRR molti dei quali collegati a soluzioni cloud e digitali.
Il game changer del 2023. Se doveste scegliere una sola tecnologia, quale sarebbe a vostro avviso la scelta vincente per le organizzazioni per il prossimo anno?
Il cloud rappresenta ad oggi la soluzione principale da cui le aziende non possono più prescindere; quindi, anche per il 2023 ci aspettiamo che continui a essere tra le tecnologie che potranno impattare maggiormente sul mercato.
Il cloud consente infatti di democratizzare l’accesso alle nuove tecnologie e permettere così alle organizzazioni di ogni dimensione e mercato di accedere a soluzioni innovative che fanno leva su AI, big data e machine learning, il tutto con le massime garanzie di sicurezza e compliance.
La prossima apertura della regione Microsoft Data Center italiana conferma la fiducia e il nostro impegno per l’implementazione e lo sviluppo di queste risorse a beneficio di tutto il Paese. Il nostro obiettivo è quello di promuovere in modo sempre più capillare l’innovazione sul territorio italiano a partire da servizi cloud locali a bassa latenza per un accesso rapido e sicuro ai dati e scenari di condivisione in linea con le esigenze di qualsiasi industry.