Legislatori, rappresentanti dell’industria della telefonia mobile e del mondo accademico provenienti da tutte le aree del mondo si sono riuniti durante il Mobile World Congress di Barcellona in occasione di un evento organizzato da GSMA ed ETNO insieme a un nutrito gruppo di operatori e fornitori di apparecchiature. L’evento è stato l’occasione per condividere gli ultimi aggiornamenti normativi, di mercato e tecnologici relativi all’uso delle bande 6 GHz (6425 – 7125 MHz) e UHF (470 – 694 MHz).
Tali discussioni sono di particolare rilevanza se si considera l’avvicinarsi della World Radio Conference 2023 (Dubai, 20 novembre – 15 dicembre 2023), in cui i responsabili politici sono chiamati a prendere importanti decisioni strategiche che avranno un forte impatto sul futuro sviluppo del 5G.
Durante il dibattito i relatori si sono confrontati sulla necessità di ulteriore spettro e sul ruolo unico della banda superiore a 6 GHz (6425 – 7125 MHz) per soddisfare tale domanda, nonché sull’importante ruolo che la banda può svolgere per sostenere la transizione digitale e verde attraverso l’evoluzione del 5G verso la fine del decennio e l’introduzione del 6G.
In vari interventi sono stati affrontati anche gli impatti ambientali associati alla densificazione della rete che sarebbe necessaria per soddisfare la domanda di capacità prevista in assenza della banda superiore a 6 GHz.
Gli speaker hanno espresso pareri incoraggianti sulla fattibilità della coesistenza delle implementazioni macrocellulari con i ricevitori satellitari del Fixed Satellite Service e sulla possibilità di definire soluzioni per affrontare i link fissi nella banda.
In termini di sviluppo dell’ecosistema, si è fatto riferimento a una serie di test sul campo in vari Paesi dell’area EMEA e dell’Asia Pacifico per esplorare le prestazioni ottenibili nella banda superiore dei 6 GHz in termini di copertura e capacità. I fornitori di apparecchiature di rete e di chipset hanno sottolineato il ruolo che l’identificazione IMT alla WRC-23 svolgerà nella creazione dell’ecosistema e hanno fornito rassicurazioni sulla preparazione dell’ecosistema in linea con la domanda del mercato.
Alla luce di questi fatti, tutti i partecipanti hanno mostrato interesse per un “approccio equilibrato” alla banda 6 GHz, in cui i 6 GHz inferiori (5925 – 6425 MHz) sarebbero utilizzati dal Wi-Fi / RLAN e i 6 GHz superiori (6425 – 7125 MHz) dall’IMT, come risultato migliore per le reti fisse e mobili.
Per quanto riguarda la posizione complessiva dei diversi gruppi regionali, l’Europa ha raggiunto un compromesso in base al quale accetterebbe l’identificazione IMT alla WRC-23, senza però sostenerla. I Paesi del Medio Oriente (regione ASMG), dell’Africa (ATU) e dell’Asia centrale (RCC) hanno chiarito che, pur non avendo ancora raggiunto una posizione finale formale, c’è un cauto ottimismo sul fatto che tutti i gruppi ITU-R dell’EMEA (Regione ITU 1) sosterranno l’IMT a condizione che i servizi incumbent di natura internazionale siano protetti.
L’intervento dell’America Latina ha spiegato che il dibattito nella regione è aperto e che diversi Paesi aspetteranno la WRC-23 per formalizzare la loro decisione. In Thailandia si sta svolgendo un’interessante attività di sperimentazione con il coinvolgimento del regolatore locale.
Le posizioni di tutti i gruppi regionali saranno finalizzate entro settembre, prima dell’inizio della WRC-23 il 20 novembre.
Sul sito web dell’evento è possibile accedere a presentazioni, registrazioni, immagini e altri contenuti.