Frore Systems è una startup che ha sviluppato una soluzione innovativa, unica nel suo genere, per la gestione termica del calore generato dai processore: si chiama AirJet e l’azienda la descrive come il primo chip a stato solido al mondo per il raffreddamento attivo dei dispositivi, che offre un miglioramento fino a due volte delle prestazioni, funzionando al tempo stesso con una superiore silenziosità.
Nell’ultimo anno l’azienda ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti per la sua innovazione, e circa un mese fa ha annunciato la disponibilità sul mercato dell’atteso ZOTAC ZBOX PI430AJ con AirJet, il primo Mini PC alimentato da due Solid-State Active Cooling Chips AirJet Mini.
Ora, Frore Systems ha condiviso una dimostrazione che l’azienda ha definito rivoluzionaria delle capacità di AirJet, aggiornando un MacBook Air standard con 3 AirJet Mini.
In base a quello che ha riportato il team di Frore, i risultati sarebbero sorprendenti, con un aumento del 67% della sustained power della CPU da 12W a 20W e un incremento del 23% della sustained speed del processore, da 2600 a 3200 MHz.
Questo – sottolinea l’azienda – si traduce in una maggiore produttività e in una migliore esperienza d’uso, ad esempio un aumento del 12% del punteggio multi-core di Cinebench da 7800 a 8750 e un aumento del 26% delle prestazioni del gioco “Shadow of the Tomb Raider” da 23 fps a 29 fps, pari alle prestazioni del più potente MacBook Pro.
Innanzitutto, sottolineiamo che non si tratta di una soluzione disponibile in commercio per i Mac né tanto meno di una partnership con Apple, ma solo di un test di laboratorio. Frore Systems ha intrapreso questo progetto di retrofit del MacBook Air in modo indipendente, senza alcuna collaborazione con Apple. L’obiettivo del team dell’azienda era quello di mostrare il notevole miglioramento delle prestazioni che AirJet Mini può offrire nei notebook ultrasottili senza ventola.
Il MacBook Air, apprezzato per il suo elegante fattore di forma e il suo funzionamento silenzioso, si basa su un raffreddamento passivo, senza componenti di raffreddamento attivi come le ventole. Questa limitazione – sottolinea Frore Systems – provoca il throttling termico, causando un calo delle prestazioni durante le attività di calcolo più impegnative, come l’editing multimediale, il rendering, l’elaborazione dell’intelligenza artificiale generativa e il gaming avanzato, a causa del rapido accumulo di calore all’interno della CPU, della GPU e della NPU del processore M2 (si intuisce che Frore Systems abbia utilizzato macchine con chip Apple M2).
Secondo Frore, dal punto di vista della gestione termica la tecnologia attuale manca di innovazioni significative e si affida a metodi obsoleti e inefficienti come dissipatori di calore ingombranti e ventole rumorose. Ora, grazie alla rimozione attiva del calore, sottile, silenziosa e a prova di polvere di AirJet, la startup vuole abilitare una nuova era di design che consentano prestazioni più elevate in package più piccoli, in un’ampia gamma di dispositivi elettronici.
L’introduzione di AirJet e la sua capacità di aumentare le prestazioni nei dispositivi ultrasottili, afferma Frore Systems, non è sfuggita all’attenzione dei principali produttori di pc, che secondo l’azienda ora vedono una strada promettente per eguagliare o addirittura superare le prestazioni offerte dal chip M2 di Apple in questi dispositivi sottili ed eleganti.
Il Dr. Seshu Madhavapeddy, fondatore e CEO di Frore Systems, ha commentato questo importante traguardo affermando: “Il retrofit del MacBook Air con AirJet segna un momento cruciale per Frore Systems. Apple è rinomata per le sue prestazioni nel mercato dei notebook ultrasottili, e finora gli altri produttori hanno avuto difficoltà a competere. Con AirJet, per la prima volta i produttori di PC possono progettare notebook raffreddati attivamente, silenziosi, più sottili, resistenti alla polvere e con prestazioni più elevate, il che rappresenta una svolta per il settore e per i consumatori“.
Frore Systems ha di recente festeggiato anche il riconoscimento di AirJet Mini con diversi premi nell’ambito dei prestigiosi CES Innovation Awards 2024. AirJet ha ricevuto il Best of Innovation Award ed è stato nominato Honoree nelle categorie Computer Hardware & Components ed Embedded Technologies.
L’azienda ha lanciato AirJet Mini nel gennaio 2023 e afferma di aver registrato una domanda senza precedenti per questo chip di raffreddamento attivo piccolo ed estremamente efficace. AirJet Mini ha uno spessore di soli 2,8 mm, dimensioni di 27,5 x 41,5 mm e un peso di soli 9 grammi. AirJet è una soluzione scalabile: per rimuovere ulteriore calore è sufficiente aggiungere altri chip AirJet. Ogni chip rimuove 5W di calore e la facile integrazione di più chip consente a due chip di rimuovere 10W, tre chip 15W e così via. Le dimensioni compatte e la natura scalabile di AirJet consentono ai produttori di adottare la tecnologia di rimozione del calore in un’ampia gamma di applicazioni, permettendo di aumentare le prestazioni di dispositivi più veloci, sottili, leggeri, silenziosi e resistenti alla polvere.
Sul sito di Frore Systems sono disponibili ulteriori informazioni su come funziona la tecnologia AirJet.