Il chatbot AI introdotto in Audi, e sviluppato da Storm Reply, offre ai dipendenti un accesso semplice, veloce e sicuro alle informazioni. Questo strumento aiuta l’azienda a superare le barriere della conoscenza, facilitando decisioni più informate, processi più snelli e, di conseguenza, una riduzione dei costi.
Storm Reply, società del Gruppo Reply specializzata in soluzioni e servizi innovativi basati sul cloud, sta supportando la casa automobilistica Audi nel rendere più veloce, efficiente e affidabile l’accesso alle informazioni interne grazie ad un chatbot, basato sulla Retrieval Augmented Generation (RAG), che sfrutta le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale.
Il chatbot, sviluppato da Storm Reply, consente a tutti i dipendenti Audi di ottenere risposte, in modo più facile e semplice, a richieste riguardanti diversi ambiti: dalle documentazioni di progetto, alle valutazioni dei rischi, fino ai contatti di persone interne all’azienda. Lo strumento fornisce solo risposte pertinenti e rilevanti per l’azienda: se non sono disponibili dati sufficienti per elaborare una risposta appropriata, il chatbot lo comunica all’utente invece di costruire una risposta non completamente corretta.
Questo innovativo chatbot, realizzato tramite il servizio Amazon SageMaker, sfrutta la Retrieval Augmented Generation (RAG) per ottimizzare la qualità delle risposte. Questo approccio consente infatti di rendere più precise le risposte tramite il prompt engineering senza la necessità di modificare il modello generativo di base. Grazie a questo strumento i dipententi di Audi possono avere un accesso facile, veloce e sicuro alle informazioni, aumentare la produttività e la qualità del lavoro e delle decisioni, oltre a rendere più efficiente la comunicazione interna.
Michael Pawelke, Product Owner AWS Foundation Services di Audi AG, ha commentato: “Il chatbot sviluppato da Storm Reply è un ottimo esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per risolvere casi d’uso pratici in tempi molto brevi. Grazie alla Generative AI abbatte le barriere che ostacolano la raccolta di conoscenze per i nostri stakeholder interni e non richiederà ulteriori sforzi per essere esteso ad altri utilizzi.”
Filippo Rizzante, CTO di Reply, aggiunge: “Il chatbot migliora notevolmente il lavoro quotidiano dei dipendenti. È in grado di integrare dati provenienti da fonti diverse per mantenere la knowledge base aggiornata. La sicurezza è stata integrata fin dall’inizio: l’architettura del chatbot è stata sviluppata in un Virtual Private Cloud (VPC) per garantire la sicurezza dei dati e la privacy degli utenti.”