Una nuova versione di AltStore, denominata AltStore PAL, è ora disponibile come marketplace alternativo di app per iOS, approvato da Apple nell’UE.
AltStore PAL è un app store open source creato appositamente per gli sviluppatori indipendenti, alternativo all’App Store ufficiale di Apple. Si tratta di uno dei primi marketplace alternativi da quando Apple ha modificato le policy di distribuzione delle app iOS per gli utenti dell’Unione europea, come conseguenza dell’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA) nell’UE.
Questo marketplace alternativo, lanciato dallo sviluppatore indipendente Riley Testut, inizialmente contiene solo due app: l’emulatore Nintendo all-in-one Delta, creato dallo stesso Riley Testut e motivo di partenza – a detta dello sviluppatore stesso – per cui AltStore è stato realizzato. E il clipboard manager Clip, anch’esso di Riley Testut, che è un vero e proprio gestore di appunti che può essere eseguito in background.
Delta è gratuito e senza pubblicità, mentre Clip richiederà una piccola donazione di 1 euro o più. L’autore e gestore di AltStore sottolinea che, una volta che il team sarà sicuro che tutto funzioni correttamente, aprirà poi le porte alle app di terze parti.
Gli utenti dell’UE con iOS 17.4 o successivo possono dunque ora installare AltStore PAL direttamente dal sito web di AltStore, portando per la prima volta su iOS app completamente nuove, tra cui Delta. Questo è stato – afferma Testut – un suo obiettivo personale fin da quando ha iniziato a sviluppare emulatori per iOS più di dieci anni fa, ed è ciò a cui lui e il co-fondatore Shane Gill hanno lavorato sin dal lancio di AltStore quasi 5 anni fa.
Non si tratta, in realtà di un vero e proprio app store. A differenza dell’App Store, tutte le app su AltStore sono self-hosted. Una volta che un’app è stata autenticata da Apple, gli sviluppatori possono scaricare l’“alternative distribution packet” (ADP) elaborato e caricarlo sul proprio server. Per distribuire con AltStore, lo sviluppatore deve solo creare una “sorgente”, ovvero un file JSON contenente i metadati di base dell’app caricato su un URL pubblico. Gli utenti devono quindi aggiungere questa sorgente al loro AltStore, dopodiché tutte le app provenienti da quella fonte appariranno automaticamente per essere scaricate.
Si tratta quindi di un marketplace, sottolinea lo sviluppatore stesso, più che di un app store. Il cui uso purtroppo, anche a causa delle policy Apple, non è del tutto gratuito. Oltre all’eventuale costo delle singole app, infatti, occorre pagare 1,50 euro all’anno per utilizzare AltStore PAL.
Ciò, dichiara il team, serve a coprire la Core Technology Fee di Apple, che ammonta a 0,50 euro per utente, più il processamento dei pagamenti, per le app. La priorità del team – ha dichiarato lo sviluppatore – è di assicurarsi di gestire AltStore in modo sostenibile, in modo che gli sviluppatori possano distribuire con fiducia le loro app sul marketplace, e questo abbonamento garantisce di poter pagare la CTF di Apple indipendentemente dal numero di utenti.