Google Cloud offrirà i servizi database di Oracle Cloud Infrastructure e l’interconnessione di rete ad alta velocità con Oracle.
La partnership consente ai clienti di semplificare la migrazione al cloud, l’implementazione multicloud e la relativa gestione
Oracle Interconnect for Google Cloud sarà inizialmente disponibile per l’onboarding dei clienti in 11 regioni cloud a livello globale e consentirà ai clienti di distribuire carichi di lavoro generici senza costi di trasferimento dati tra i due cloud. Entro la fine dell’anno sarà disponibile una nuova offerta, Oracle Database@Google Cloud, caratterizzata dal più alto livello di performance del database e della rete Oracle, unito alla parità di funzioni e prezzi con OCI.
Entrambe le aziende proporranno insieme al mercato Oracle Database@Google Cloud, a vantaggio di organizzazioni di tutto il mondo attive in diversi settori, tra cui ad esempio servizi finanziari, assistenza sanitaria, retail, produzione e altro ancora.
“I clienti richiedono la flessibilità di poter utilizzare più cloud”, ha dichiarato Larry Ellison, Chairman e CTO di Oracle. “Per soddisfare questa crescente domanda, Google e Oracle connettono perfettamente i servizi Google Cloud alla tecnologia Oracle Database più recente. Utilizzando l’hardware di Oracle Cloud Infrastructure nei data center di Google Cloud, i clienti possono ottenere le migliori performance possibili su database e rete”.
“Oracle e Google Cloud hanno molti clienti di livello enterprise in comune”, ha dichiarato Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet. “Questa nuova partnership li aiuterà a utilizzare il database e le applicazioni Oracle insieme alla piattaforma innovativa e alle funzionalità AI di Google Cloud”.
Oracle Database@Google Cloud offre l’accesso diretto ai servizi database Oracle in esecuzione su OCI e distribuiti nei datacenter di Google Cloud. La nuova offerta è stata progettata per consentire ai clienti di accelerare la migrazione al cloud, in modo da modernizzare gli ambienti IT e sfruttare l’infrastruttura Google Cloud, gli strumenti e i servizi AI, inclusi dati e analytics, AI Vertex e i foundation model di Gemini.
Partnership Google Cloud ed Oracle: i vantaggi per i clienti
- opzioni flessibili per semplificare e contribuire ad accelerare la migrazione dei database Oracle nel cloud, inclusa la compatibilità con strumenti di migrazione collaudati come Oracle Zero-Downtime Migration;
- Esperienza di acquisto e gestione dei contratti semplificata tramite Google Cloud Marketplace, che consente ai clienti di acquistare i servizi di database Oracle utilizzando gli impegni in essere con Google Cloud e sfruttando i vantaggi delle licenze Oracle, tra cui il modello BYOL (Bring Your Own License) e i programmi di scontistica Oracle come Support Rewards (OSR);
- Customer Experience e supporto unificati da parte di Google Cloud e Oracle; Semplicità, sicurezza e latenza di un ambiente operativo unificato (datacenter) all’interno di Google Cloud per distribuire l’intera gamma di servizi database Oracle, tra cui Oracle Exadata Database Service, Oracle Autonomous Database Service, MySQL Heatwave, Oracle Database Zero Data Loss Autonomous Recovery Service, Oracle GoldenGate e Oracle Data Safe;
- Possibilità di connettere i propri dati Oracle con i servizi AI leader di settore di Google, tra cui i foundation model di Vertex AI e Gemini, per portare i veri dati aziendali in applicazioni, e agenti basati su AI da utilizzare per il servizio clienti, per i servizi ai dipendenti, le attività degli studi creativi, negli ambienti di sviluppo e altro ancora.
Oracle condurrà e gestirà i servizi database Oracle direttamente all’interno dei datacenter di Google Cloud a livello globale, a cominciare dalle cloud region in Nord America e in Europa. Oracle Exadata Database Service, Oracle Autonomous Database Service e Oracle Real Application Clusters (RAC) verranno resi disponibili nei prossimi mesi dell’anno in quattro regioni cloud di Google: US East (Ashburn), US West (Salt Lake City), UK South (Londra) e Germany Central (Francoforte), per poi espandersi rapidamente in altre region in tutto il mondo.
Oracle Interconnect for Google Cloud offre ai clienti la possibilità di distribuire carichi di lavoro sia nelle cloud region OCI che in quelle Google Cloud senza costi di trasferimento dati tra i cloud. Questo servizio unisce OCI FastConnect e Google Cloud Partner Interconnect. I clienti da oggi potranno iniziare le attività di onboarding in 11 region Oracle Interconnect: Australia orientale (Sydney), Australia sud-orientale (Melbourne), Brasile orientale (São Paulo), Canada sud-orientale (Montreal), Germania centrale (Francoforte), India occidentale (Mumbai), Giappone orientale (Tokyo), Singapore, Spagna centrale (Madrid), Regno Unito meridionale (Londra) e Stati Uniti orientali (Ashburn).
In futuro è prevista l’espansione su più aree e la fornitura di una connessione privata a bassa latenza e throughput elevato, nonché connessione privata tra i due provider cloud leader di settore, con interoperabilità trasparente. Ciò consentirà ai clienti di innovare utilizzando la migliore combinazione di servizi Oracle e Google Cloud in base alle loro caratteristiche, performance e prezzi;
utilizzare un’interconnessione diretta tra OCI e Google Cloud che fornisce una bassa latenza per performance di rete multicloud superiori;
eseguire molteplici applicazioni Oracle, tra cui anche Oracle E-Business Suite, Oracle PeopleSoft Enterprise, Oracle Retail Merchandising e altro ancora, su OCI con data store distribuiti su OCI e Google Cloud;
creare nuove applicazioni cloud-native utilizzando le tecnologie Google Cloud e OCI, come ad esempio le tecnologie AI di livello enterprise di Google Cloud.
Le nuove funzionalità multicloud offrono un’esperienza completamente integrata per distribuire, gestire e utilizzare le istanze d database Oracle all’interno di Google Cloud, oltre alla possibilità di spostare i dati e distribuire nuove applicazioni cloud-native su entrambi i cloud. Ciò consente alle organizzazioni di creare innovazione nel cloud: utilizzando le competenze di cui già dispongono, possono sfruttare il meglio delle funzionalità di Oracle e Google Cloud.