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Sfide e soluzioni per la cloud workload security, secondo Kaspersky

Con la crescente migrazione delle aziende verso il cloud, garantire la sicurezza dei workload è diventata una priorità fondamentale: nonostante il cloud computing introduca numerosi vantaggi, presenta anche sfide uniche che possono esporre le aziende a rischi significativi; Kaspersky esplora le sfide principali della sicurezza dei workload nel cloud e offre soluzioni pratiche per mitigare questi rischi.

Secondo la ricerca congiunta di Kaspersky e ISG intitolata “Alleviare le difficoltà di migrazione al cloud con una solida sicurezza hybrid-cloud e container”, il 96% delle organizzazioni intervistate dichiara di utilizzare attualmente o di avere in programma di utilizzare tecnologie cloud-native come K8, Docker e service mesh nei prossimi due anni. Per il 48% delle organizzazioni, la sicurezza dei dati e la conformità rimangono tra le principali sfide da affrontare quando si opera in ambienti cloud ibridi. Kaspersky evidenzia queste e altre sfide significative che le aziende devono affrontare nella gestione dei workload cloud.

Violazioni e fughe di dati

L’implementazione di solide pratiche di crittografia sia a riposo che in transito può proteggere i dati sensibili. L’utilizzo di solidi protocolli di crittografia garantisce che, anche se i dati vengono intercettati o recuperati senza autorizzazione, rimangano illeggibili e sicuri. Inoltre, l’impiego di rigorosi controlli di accesso e il monitoraggio delle attività degli utenti possono aiutare a rilevare e prevenire le violazioni dei dati.

Configurazioni errate e controlli di accesso mal gestiti

Gli strumenti di cloud security posture management (CSPM) possono automatizzare il rilevamento e la correzione delle configurazioni errate negli ambienti cloud. L’esecuzione regolare di controlli di sicurezza e l’applicazione del principio del minimo privilegio possono garantire che solo il personale autorizzato abbia accesso a risorse specifiche, riducendo così il rischio di vulnerabilità legate a configurazioni errate.

Minacce interne

Per mitigare le minacce interne, le organizzazioni devono implementare solidi sistemi di monitoraggio e registrazione che tengano traccia delle attività degli utenti e rilevino modelli di comportamento insoliti. Programmi di formazione completi per gli utenti possono aumentare la consapevolezza delle best practice di sicurezza e del potenziale impatto delle minacce interne. Anche l’aggiornamento e l’applicazione regolare delle policy di sicurezza aiutano a minimizzare i rischi posti da insider malintenzionati o negligenti.

API e interfacce non sicure

Garantire la sicurezza delle API e delle interfacce è fondamentale per proteggere i workload del cloud. Ciò può essere ottenuto adottando pratiche di codifica sicure, testando regolarmente le API per individuare eventuali vulnerabilità e impiegando gateway API per monitorare e controllare il traffico API. Inoltre, l’implementazione di meccanismi di autenticazione e autorizzazione forti può impedire l’accesso non autorizzato alle API e alle interfacce.

Conformità e requisiti normativi

La conformità alle normative e agli standard di settore richiede un monitoraggio e una valutazione continui. L’utilizzo di strumenti di gestione della conformità nel cloud può semplificare il processo di monitoraggio della conformità nei vari quadri normativi. L’aggiornamento regolare di politiche e procedure per allinearsi alle normative vigenti e il mantenimento di una documentazione accurata possono aiutare le organizzazioni a dimostrare la conformità e ad evitare potenziali sanzioni.

Minacce persistenti avanzate (APT)

La difesa dalle APT richiede un approccio alla sicurezza su più livelli. Le organizzazioni dovrebbero implementare soluzioni avanzate di rilevamento e risposta alle minacce che sfruttino l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale per identificare e mitigare gli attacchi sofisticati. L’aggiornamento e l’applicazione regolare di patch ai sistemi e l’esecuzione di esercizi di threat hunting possono rafforzare ulteriormente le difese contro le APT.

Mancata comprensione del modello di responsabilità condivisa

La comprensione del modello di responsabilità condivisa è essenziale per garantire una sicurezza cloud completa. Le organizzazioni devono delineare chiaramente le responsabilità di sicurezza tra loro e i fornitori di servizi cloud. Una comunicazione e una collaborazione regolari con i fornitori di servizi cloud possono garantire che tutti gli aspetti della sicurezza siano coperti e che non vi siano lacune nella protezione.

Scenario delle minacce in rapida evoluzione

Per stare al passo con le minacce emergenti è necessaria una vigilanza e un’adattabilità continue. Le organizzazioni dovrebbero investire in servizi di threat intelligence che forniscano aggiornamenti in tempo reale sulle minacce e sulle vulnerabilità più recenti. Inoltre, promuovere una cultura di consapevolezza della sicurezza e incoraggiare la formazione continua dei team di sicurezza può aiutare le organizzazioni a essere preparate verso le nuove sfide.

“Nel panorama odierno delle minacce, è fondamentale implementare solide misure di sicurezza per garantire l’integrità, la riservatezza e la disponibilità dei dati di un’azienda. Comprendendo i rischi attuali e futuri che gravano sulle infrastrutture cloud, abbiamo lanciato il nostro ecosistema Kaspersky Cloud Workload Security che offre una protezione avanzata per i workload cloud e gli ambienti containerizzati, assicurando che le aziende possano operare in modo sicuro ed efficiente. In futuro prevediamo di sviluppare anche la funzionalità CSPM all’interno di questo ecosistema. Sfruttando l’esperienza di Kaspersky, le aziende possono affrontare le principali sfide legate al funzionamento dei workload del cloud e mantenere una sicurezza efficace”, ha dichiarato Anton Rusakov-Rudenko, Product Marketing Manager, Cloud & Network Security Product Line di Kaspersky.

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