Da tempo gli SMS non sono più il canale preferito nelle comunicazioni tra privati, tuttavia rimangono molto rilevanti in ambito business. In base a quanto emerge da un’indagine di Skebby, oggi quasi un SMS aziendale su tre viene inviato da parte di imprese del settore IT, seguiti da siti di e-commerce, aziende nell’ambito delle telecomunicazioni e da altre realtà, anche molto diverse tra loro, per finalità transazionali o di marketing.
Milano, 12 novembre 2024 – Ormai praticamente poco utilizzati per le conversazioni con parenti, amici e colleghi, dove è oggi la messaggistica istantanea a farla da padrone, gli SMS sono già da alcuni anni più popolari per l’invio di comunicazioni in ambito business, principalmente per inviare password temporanee (OTP), gestire appuntamenti e promemoria, conferme d’ordine o spedizione e per finalità di marketing, come, ad esempio, per campagne promozionali, flash sales, lanci di nuovi prodotti e servizi.
Secondo un’indagine svolta da Skebby, l’innovativa piattaforma italiana che offre servizi professionali di mobile marketing, su un campione di 100 milioni di SMS mandati in Italia negli ultimi dodici mesi, quasi un SMS su tre (29,5%) è stato inviato da software house e aziende IT, soprattutto per conto di imprese clienti, dal momento che spesso sono queste realtà ad integrare nei gestionali o in altre soluzioni da loro sviluppate una piattaforma per l’invio di messaggi SMS.
Al secondo posto troviamo i siti di e-commerce e altri servizi online (16,3%), che li utilizzano prevalentemente per aggiornamenti su ordini e spedizioni, mentre il terzo posto è occupato dalle società del settore delle telecomunicazioni (12%), che si avvalgono degli SMS sia per comunicazioni transazionali sia per campagne promozionali.
Proseguendo nella classifica si distinguono le attività del settore retail (8,2%), seguite da studi medici e poliambulatori (4,8%), dalle imprese che si dedicano all’erogazione e alla gestione dei servizi ai cittadini (4%), dai servizi finanziari (3,5%), dalle assicurazioni (3,2%) e, infine, a chiudere la top ten, le onlus e i professionisti (entrambi con il 2,3%).
“Grazie agli elevati tassi di apertura e alla minor presenza di spam rispetto ad altri canali, quali ad esempio le e-mail, gli SMS hanno trovato già da alcuni anni un posto di rilievo nell’ambito delle comunicazioni business”, ha commentato Domitilla Cortelletti, marketing manager di Skebby, che ha continuato: “Come si evince dal nostro studio l’utenza è in ogni caso piuttosto frammentata e i settori che ne fanno ampio uso sono i più diversi, così come sono differenti le finalità di utilizzo, che vanno da quelle transazionali a quelle di marketing. Il fatto che un SMS su tre sia inviato da software house e aziende IT è la chiara dimostrazione di quanto gli SMS siano oggi spesso anche già integrati in gestionali, CRM e altre piattaforme per l’invio personalizzato di messaggi mobile”.