I data center sono al centro della digitalizzazione globale, abilitando tecnologie come AI, IoT, e cloud computing: la crescente dipendenza da questi strumenti richiede quindi ai data center di espandersi rapidamente, abbracciare l’innovazione e raggiungere ambiziosi obiettivi di sostenibilità. Inoltre, il settore deve affrontare sfide legate alla capacità della rete, alla densità di potenza e alla conformità alle normative, che ne influenzeranno significativamente l’evoluzione – nel 2025 e oltre. In questo scenario, Eaton, azienda leader a livello globale nella gestione dell’energia, ha analizzato le 5 principali tendenze che caratterizzeranno il mondo dei data center nei mesi a venire.
Stefano Cevenini, Product Manager Power Quality e Data Center Segment Marketing Manager di Eaton Italia
“Il 2025 sarà cruciale per il settore, che sarà chiamato a rispondere alle sfide legate a capacità, densità di potenza, volatilità energetica e conformità normativa. Il futuro dei data center si basa su decentramento, automazione e adattabilità, essenziali per competere in un contesto complesso come quello attuale. Soluzioni modulari, sistemi di raffreddamento avanzati, energia rinnovabile e pratiche di sostenibilità trasparenti saranno fondamentali per il successo e per mantenere una posizione di leadership”, commenta Stefano Cevenini, Product Manager e Data Center Segment Marketing Manager di Eaton Italia.
I vincoli di capacità della rete richiederanno soluzioni innovative
La trasformazione digitale ha innalzato la richiesta di data center in tutto il mondo, con il mercato europeo in crescita di quasi il 20% su base annua nel primo trimestre del 2024. Questa diffusione ha portato alla creazione di cluster regionali e nuovi progetti per ridurre la latenza e migliorare la resilienza. Ostacoli come la carenza di personale qualificato, le lunghe procedure di autorizzazione e la disponibilità limitata di energia, inclusa quella rinnovabile, ne stanno però rallentando i progressi. Gli aggiornamenti dei data center esistenti, con l’obiettivo di gestire i carichi legati all’intelligenza artificiale, aggravano ulteriormente il problema energetico. Per superare queste sfide, il settore deve collaborare più a stretto contatto con governi, autorità locali e fornitori di servizi di pubblica utilità, così da snellire i processi di autorizzazione, sviluppare programmi di formazione e garantire strategie energetiche efficaci. Tali azioni possono assicurare una crescita sostenibile e la costruzione di infrastrutture critiche per soddisfare la domanda futura.
Le esigenze di densità di potenza alimenteranno il progresso tecnologico
L’ascesa dell’AI e dell’elaborazione ad alte prestazioni (HPC) sta aumentando la pressione sui data center, richiedendo una gestione di densità di potenza più elevata e nuove strategie di raffreddamento. Entro il 2030, l‘intelligenza artificiale dovrebbe infatti causare un aumento del 160% della domanda di energia nei data center, rappresentando il 75% di tutto il consumo energetico del settore (Goldman Sachs, 2024). Per affrontare questa crescita, è necessario un approccio olistico all’efficientamento dell’infrastruttura: strategie come l’immersione bifase e il raffreddamento diretto al chip saranno fondamentali per gestire il calore e migliorare l’efficienza operativa. Il mercato del raffreddamento a liquido, valutato a 3,2 miliardi di dollari nel 2023, è quindi previsto crescere con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) di oltre il 19% dal 2024 al 2032. Per rispondere alle esigenze energetiche in aumento dei data center, sarà necessario introdurre sistemi di commutazione ad alta tensione, come le configurazioni a 36 kV prive di SF6, che miglioreranno l’efficienza e l’affidabilità dei sistemi critici, mantenendo un equilibrio in termini di velocità di implementazione.
Il ruolo del data center nella stabilizzazione della rete
I carichi di lavoro legati all’AI generano picchi energetici che mettono sotto pressione i data center e le reti elettriche, mentre l’aumento dell’utilizzo delle energie rinnovabili introduce ulteriore variabilità. Per garantire attività ininterrotte, gli operatori investiranno in sistemi rinnovabili in loco, come solare, eolico e idrogeno, riducendo la dipendenza dalle reti esterne e minimizzando i picchi di domanda. Questa transizione guiderà nuove best practice nella progettazione energetica, come la sostituzione dei gruppi elettrogeni diesel con sistemi di accumulo a batteria (BESS), che diventeranno essenziali per gestire i picchi di carico, stabilizzare l’energia e favorire la sostenibilità operativa dei data center. I programmi di risposta alla domanda, come il peak shaving, gli stessi sistemi BESS, la generazione di energia rinnovabile in loco e il trasferimento del carico, migliorano l’interattività tra data center e rete, permettendo di regolare il consumo energetico durante i picchi e persino di restituire energia in eccesso. Adottando queste strategie, i data center contribuiranno attivamente alla stabilizzazione della rete, garantendo al contempo affidabilità operativa.
La regolamentazione diventerà sempre più complessa
Gli operatori dei data center devono affrontare un panorama normativo sempre più stratificato, che comprende, per esempio, i requisiti legati alla sovranità dei dati, alla rendicontazione delle emissioni di carbonio e all’efficienza energetica. Nell’Unione Europea, il GDPR influenza la localizzazione dei data center e la gestione dei dati, mentre normative come il Green Deal e il CBAM rendono necessaria una maggiore attenzione alla sostenibilità e all’integrazione delle energie rinnovabili. Inoltre, la crescente adozione di tecnologie emergenti, come l’AI e i trasferimenti transfrontalieri di dati, introduce ulteriori sfide. Regionalmente, il quadro normativo varia: i Paesi nordici, con politiche favorevoli e ampia disponibilità di risorse rinnovabili, attraggono investimenti, mentre in altre regioni, come la Cina, i limiti energetici impongono approcci innovativi. Per rimanere competitivi e conformi, gli operatori dovranno collaborare strettamente con le autorità di regolamentazione e adattarsi rapidamente alle esigenze specifiche di ciascuna area.
Sostenibilità e trasparenza definiranno il progresso del settore
La sostenibilità è diventata un elemento centrale nell’evoluzione dei data center, sulla spinta delle normative e delle aspettative dei clienti. Gli operatori puntano a raggiungere la neutralità carbonica entro il prossimo decennio, adottando contratti di acquisto di energia a lungo termine (PPA), progetti di generazione in loco e metriche avanzate come l’efficacia dell’uso del carbonio (CUE) e dell’acqua (WUE), oltre al tradizionale PUE. Questi parametri incentivano l’uso di hardware efficiente, sistemi di raffreddamento avanzati e design sostenibile per allinearsi agli obiettivi climatici globali. Infine, con l’aumento delle iniziative di responsabilità sociale d’impresa (CSR), i clienti richiedono operazioni più sostenibili e trasparenti: di conseguenza, certificazioni come la ISO 50001 e la rendicontazione della sostenibilità diventano essenziali per siglare contratti. In un mercato sempre più competitivo che vede i data center attenti a bilanciare la richiesta di prestazioni elevate e bassa latenza con l’adozione di tecnologie ecologiche, una collaborazione trasparente sui comuni obiettivi di sostenibilità favorirà la fiducia e il successo a lungo termine.