Il destino della Olivetti è di diventare una grande holding industriale a livello mondiale. Lo ha affermato il presidente della società, Roberto Colaninno, nel discorso di apertura dell’assemblea Tecnost, nella quale gli azionisti hanno d …
Il destino della Olivetti è di diventare una grande holding
industriale a livello mondiale. Lo ha affermato il presidente della
società, Roberto Colaninno, nel discorso di apertura dell’assemblea
Tecnost, nella quale gli azionisti hanno dato il loro assenso alla
fusione della finanziaria proprio con Olivetti. Nel futuro
dell’azienda di Ivrea vi dovrebbero essere obiettivi di sviluppo
industriale anche in settori diversi da quelli che ne hanno fatto in
passato la fortuna: "La fusione ha segnato l’atto finale del ciclo
dell’Opa – ha spiegato Colaninno – mentre la seconda tappa, quella
del prossimo balzo industriale, è fissata per la fine del 2001".
La nuova Olivetti controllerà, fra l’altro, anche il 54,2% di Telecom
Italia ed è stata presentata come la più grande holding industriale
in Italia, con un capitale sociale di 7 miliardi di euro e un valore
di mercato che, ai prezzi attuali, viene stimato in circa 22 miliardi
di euro, destinati quasi a raddoppiare se si ragionasse in termini di
capitalizzazione totale. La holding conta anche su oltre 100mila
azionisti e attività industriali nella telefonia fissa e mobile, su
Internet e nell’Information technology, con un organico di 135mila
addetti nel mondo. "Gli obiettivi industriali saranno trasparenti
e audaci, ma insieme concreti e prudenti. La nuova Olivetti sarà
attore di nuovi progetti">. Interrogato sui dettagli delle future
iniziative, tuttavia, Colaninno ha risposto: "Ho alcune idee nella
mia testa, ma non chiedetemele, perché non le dirò a nessuno".
Qualcosa si più si sa sul fronte degli sviluppi per Telecom Italia,
per la quale è previsto il lancio di un’attività nel settore datacom
(trasmissione dati in telefonia fissa) sia in Italia che all’estero,
cioè nei paesi in cui Telecom ha degli interessi. L’iniziativa
prenderà corpo a partire dal 2001.